Durante un evento a Napoli ho conosciuto una persona con il quale sono entrato subito in empatia, il suo nome è Vincenzo Moretti, oltre ad essere sociologo il suo mestiere è quello del cantastorie. Storie fatte di lavoro, sudore e passione, storie presenti nel suo bellissimo libro “testa, mani e cuore”.  Con lui condividiamo tantissimi aspetti legati a come il lavoro debba essere visto nella nostra società, pensiero concentrato in queste righe impresse nella quarta di copertina: “Nel lavoro tutto è facile e niente è facile, è questione di applicazione, dove tieni la mano devi tenere la testa, dove tieni la testa devi tenere il cuore, altrimenti non diventerai mai un bravo artigiano.”

Il libro è diviso in capitoli dove anche le cose, come una cardarella da muratore, parla del lavoro. La cardarella dice che l’importante è non perdere mai di vista la dignità e il decoro specialmente nel rapporto con gli altri, nella condivisione, quello che ti fa capire che ogni cosa che fai è connessa a mille altre cose e dunque se la fai bene la avrai fatta mille volte bene.

Tra le pagine, si trovano citazioni di rilievo come quella quando Marco Polo descrive un ponte di pietra e gli chiedono qual è la pietra che sostiene il ponte. Lui risponde che non c’è una pietra specifica ma è la linea dell’arco che sostiene il tutto. Il tutto per sottolineare l’importanza dell’arco non delle pietre.

Non mancano argomenti che ci riportano ad una visione futuristica dove si evince che l’approccio è la cosa più importante di tutte. Pensate se chiunque fa qualcosa, qualunque cosa faccia, cercherebbe di farla bene. Questo farebbe diventare l’Italia il paese dove ogni cosa viene fatta con impegno e passione. Un sogno bellissimo.

Ci sono persone che con il loro approccio e il loro coraggio aiuteranno a salvare l’Italia. Perchè l’Italia o la salva il lavoro, quello fatto bene o non la salva nessuno.

La storia che mi ha emozionato di più è quella della trattoria, dove la protagonista per essendo in orario di chiusura ospita e dei ragazzi sconosciuti che, come nei migliori casi di serendipitá, porta a qualcosa di bello e gratificante premiando e emozionando la brava ristoratrice.

La serendipitá viene inoltre evidenziata nel capitolo sul lavoro e le idee. Un dato imprevisto anomalo e strategico che può produrre un cambiamento nello status quo e portare nuove scoperte su qualsiasi ambito.

Nel capitolo su Internet viene evidenziato il fatto che come nel secolo delle auto sono nati lavori come l’elettrauto, il gommista, fondamentali per quel periodo, oggi nell’era di Internet nasceranno tanti nuovi lavori con abilitá e competenze impensabili sino a pochi anni fa. L’alfabetizzazione è indispensabile ed ognuno non potrá far a meno di usare Internet come strumento di lavoro.

La collaborazione è un altro degli aspetti discussi in diversi capitoli del libro. Tarcisio, un ricercatore che lavora a Singapore afferma che per fare bene il proprio mestiere non bisogna perdere di vista due cose: la prima è che devi lavorare sodo se vuoi arrivare prima degli altri e la seconda è che se non collabori con gli altri non arriverai mai da nessuna parte.

Persone che perseverando nell’eccellenza con il loro impegno il loro entusiasmo il loro modo di tenere insieme altre persone fanno in modo che le idee nascoste nel cassetto diventino fatti concreti. Il tutto superando conflitti e problemi, altrimenti non ci sarebbe evoluzione. I problemi servono per farci evolvere e se non ci fossero sarebbe questo il vero problema.

Non voglio raccontarvi di Libero e Cosimo, protagonisti del libro, ma voglio invitarvi a vivere in prima persona questo libro. Come vi ho detto il libro racconta storie di lavoro e Vincenzo ha avuto una fantastica idea: condividere insieme storie di lavoro in un preciso giorno, il 30 aprile 2014 alle ore 20.30, tutti insieme, tutti alla stessa ora, ognuno con chi vuole, nelle case, nelle scuole, nelle biblioteche, nelle associazioni, nelle istituzioni, nelle piazze, per leggere, narrare, ascoltare storie di lavoro perteciperemo alla Notte del lavoro narrato.
Anche la nostra community di artigiani tecnologici parteciperá a questa splendida iniziativa. Perchè anche noi siamo convinti che ciò che va quasi bene non va bene e faremo di tutto per diffondere la gioia di condividere le esperienze e di creare cose uniche come ogni bravo artigiano tecnologico sa fare.

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