“Se volete che vostro figlio sia intelligente, raccontategli delle fiabe; se volete che sia molto intelligente, raccontategliene di più. ” Albert Einstein

Da bambino, dopo aver imparato a leggere fumetti all’età di quattro anni, la mia sete di lettura era insaziabile e i quattro tomi dell’enciclopedia della fiaba furono per me quanto di meglio un bambino potesse avere come regalo.

Credo che alcuni aspetti del mio carattere siano figli di queste letture. Sono tanti i psicologi che confermano gli aspetti positivi delle favole nella nostra infanzia.

Le fiabe mostrano ai bambini come gestire i problemi, le paure, le ansie e aiutano a costruire la resilienza emotiva.  Le storie fantastiche negli ambienti comuni consentono di allenare i muscoli emotivi così da poter sopravvivere nei momenti difficili sapendo che l’eroe vince sempre.

Molte fiabe spagnole, francesi, inglesi raccontano stesse storie e momenti di vita. Questo porta a vedere il tutto come un linguaggio comune.

La storia raccontata ci mostra degli schemi ben precisi dove i vari personaggi appaiono e svolgono il ruolo ruolo da eroe o da cattivo facilmente interpretabile dopo una buona dose di lettura. Questo porta ad allenare il muscolo del pensiero critico, molto importante in questo momento storico.

Concordo sul pensiero comune che molte favole sono cruente, nel tempo ho capito che per catturare l’attenzione servono questi elementi fuori dalla media e la quasi totalità delle fiabe lo sono.

“Le favole non dicono ai bambini che esistono i draghi. I bambini sanno già che esistono i draghi. Le fiabe dicono ai bambini che i draghi possono essere uccisi. ” G.K. Chesterton


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *