Era il novembre 1984, insieme a mia sorella Rosangela entravamo in uno studio grafico, la Esseemme pubblicità di Comiso, per farci stampare dei manifesti che avrebbero pubblicizzato il veglione di Natale che lei e tutti i suoi compagni di classe del quinto scientifico stavano organizzando.
Presento ad uno dei titolari dell’agenzia una bozza del manifesto e ricevo da questo uno sguardo critico che viene concluso con una domanda: “ma tu, che lavoro fai?”.
Spiego che ero uno studente universitario al primo anno di matematica, appassionato di grafica e tecnologie varie. Lui non demorde e mi invita a fare un provino per l’agenzia.
Accetto la sfida.
Il lunedì mattina mi spiegano che riceverranno la visita del presidente di una associazione, molto pignolo ed esigente, per il briefing (anche se a quei tempi e in quel luogo non credo si chiamasse così) per la realizzazione dei manifesti del convegno.
Il tizio è peggio di come lo avevano prospettato. Nella sua dichiarazione dice:” voglio che nel mio manifesto appaia la spazzatura, compresa quella tecnologica, voglio che sia presente l’ombra del nucleare, il cemento opprimente, l’inquinamento e che inoltre si noti da qualche parte un barlume di speranza”.
Non nascondo che mi piacciono le sfide. Ci ragiono sopra e decido di creare uno squarcio di una città sul mare vista da una collina/discarica, disegnando tutto in carboncino.
L’indomani attendiamo il presidente per il verdetto sulla mia illustrazione che andrà a corredo della comunicazione del convegno.”Era quello che volevo, perfetto, meraviglioso. Il gabbiano sulla destra è un tocco di classe” e così via con apprezzamenti a non finire.

Solo dopo Roberto Mugneco e Tonino Sisto, titolari dell’agenzia mi rivelano che era la quarta volta che provavano a fare qualcosa per questo cliente, sempre con esiti negativi. Loro, dopo questa conferma, mi avrebbero voluto nel loro staff. Io, pur continuando ad amare la matematica, da quel giorno ho chiuso con l’università per seguire il mio destino.
Oggi, dopo 27 anni, non posso che ringraziare Roberto, Tonino e Salvo per aver creduto in me nell’avermi dato la posibilità di svolgere un lavoro che avevo sempre sognato di fare. La scelta non fu semplice, andai contro il volere di mio nonno che mi voleva con una laurea. Mio padre in quel frangente mi disse: “ascolta cosa senti dentro, fai scegliere il tuo cuore”. E così ho fatto.

6 thoughts on “Tutto ha un inizio

  1. Ciao, Giovanni
    Mi viene da piangere…. io purtroppo non ho trovato né Roberto né Tonino né quanto meno Salvo, in quanto non mi sono salvato.
    La laurea l'ho anche presa, e non solo quella, ed adesso a 47 anni, dopo 20 anni di lavoro "di ripiego" sto cercando ancora le persone che credano e investano in me e in quello che dice il mio cuore, anch'io ho presentato bozze di bigliettini di comunione, manifesti, loghi, da tante persone decantati ed apprezzati, ma per lo meno qui in provincia di Napoli (sono concittadino di "domavideo" cfr. forum tecnologico) ognuno crede che vuoi "rubare il mestiere" e con i tempi di crisi che corrono giammai potrebbero incoraggiarti, è più facile affossarti. Lo stesso mi capita nell'altro settore in cui da 42 anni mi cimento, la musica, nel quale trovo molti che mi tengono "fuori dal giro" perché, a detta loro e di loro amici, hanno paura delle mie capacità (assurdo…). Io non mi sono mai vantato di nulla, per me c'è sempre da imparare nella vita, seguendo anche persone come te, che hanno imbroccato una strada che io ho capito troppo tardi che era quella giusta… ma non mi perdo d'animo. Il tuo post conferma e rafforza quanto ora sto pensando. Come diceva il grande Steve che oggi compiangiamo, "stay foolish". Ciao, spero di conoscerti un giorno…. Danilo De Riso – Castellammare di Stabia – Napoli

  2. Vedendo il nome "diego" non so a chi sto rispondendo….
    Se sei Giovanni Re, il guru della Roland, o comunque lo rappreselnti, ti prego innanzitutto di farmi capire se e come e possibile iscriversi e prendere parte attiva al Forum Artigiani Tecnologici pur essendo solo un 'aspirante', come hai potuto ben capire.
    Riguardo invece il caffè, io sono di Castellammare di Stabia e posso muovermi tra Napoli e Salerno, se giri da queste parti un caffè te lo offro io volentieri, anche due!!
    Magari sarebbe bello incontrarci per un qualche evento di arti digitali in un qualche posto tipo fablab come quello di Cava de' tirreni, compatibilmente con i propri impegni….. non so….
    Io non so se sono la persona 'con le palle' che pensi, ma mi presento con l'estrema umiltà di chi vuole ascoltare imparare ed apprendere dagli altri per mettere a disposizione la propria esperienza, in altre parole, il perfetto significato del verbo inglese 'to share'.
    E in tutto questo, se ci si può anche campare, sarebbe molto meglio…..non lo nego! 🙂
    Per altre comunicazioni puoi scrivermi anche su [email protected]
    Un saluto

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