Da piccoli ci insegnano ad avere paura del lupo per poi scoprire, da grandi, che il vero pericolo proviene dalle pecore.

Un gregge, uno stormo, un branco, uno sciame seguono delle regole ben precise dettate da istinti di sopravvivenza. Nella dinamica sociale basta seguire i soggetti più vicini ed evitare di andare nelle periferie dove non solo si può uscire dallo schema ma è molto più facile essere attaccati dai lupi e da tutti gli immancabili predatori.

Questa dinamica ti rende un clone simile a tutti, senza identità e sopratutto con la paura di non dover affrontare una vita da isolato. Fuori dal gregge sarai per sempre un elemento escluso con maggiori responsabilità per la tua sopravvivenza.

Come dice Chuck Palahniuk, “Guardiamo tutti gli stessi programmi televisivi. Alla radio ascoltiamo tutti le stesse cose, parliamo tutti delle stesse cose. Non c’è rimasta più nessuna sorpresa. Tutto uguale sempre di più. Solo ripetizioni. Siamo cresciuti tutti con gli stessi show televisivi. È come se avessimo tutti lo stesso impianto di memoria artificiale. Abbiamo tutti gli stessi traguardi. Tutti le stesse paure. Il futuro non è radioso. Molto presto, avremo tutti gli stessi pensieri allo stesso momento. Andremo perfettamente all’unisono. Sincronizzati. Connessi. Uguali. Gli stessi. Come formiche. Insetti. Pecore.”

Questa comodità ci ha portato ad essere pecore. 

La paura più grande è quella dell’opinione altrui. Ma quando non avrai paura della folla non sarai più pecora e diventerai un leone. Il leone della differenza che ruggisce della sua libertà.

Ringrazio Francesco Puppi per avermi regalato questa t-shirt che rispecchia ciò che predico da anni e che lui, come tanti altri artigiani tecnologici usciti dal gregge, hanno ben capito.

Be different! Be wow!

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