Le interfacce gestuali sono quelle che attraggono la nostra attenzione. Come è successo per la Wii nell’ambito dei videogiochi, siamo in attesa di una tecnologia che cambierà radicalmente il modo di interagire con gli “spime” (oggetti connessi) di quell’Internet delle cose sempre più presente.

Ad una conferenza sul mobile computing and networks  Qifan PuSidhant GuptaShyam Gollakota e Shwetak Patel dell’università di Washington hanno presentato WiSee, un sistema che interpreta i nostri gesti in base alle interferenze e cambi d’onda che il nostro corpo modifica nell’etere in base alla sua posizione o movimento. Quindi per analizzare questi cambi d’onda, i ricercatori hanno pensato che anche un router wi-fi poteva svolgere questo compito.
Prima di questa intuizione, per far capire ad un sistema un nostro gesto, potevamo usare un Kinect o il Leap Motion , più piccolo e potente o il fantastico MYO che legge i nostri muscoli e li trasforma in informazione digitale.

WiSee non usa hardware, o meglio usa un hardware già presente in ogni casa. E’ il software che lavora in congiunzione con il nostro router insieme ai computer o altri device connessi ad esso con un tasso di riconoscimento è nell’ordine del 94% su un appartamento di due stanze.

Questo video illustra in maniera egregia lo splendido lavoro di questi bravissimi ricercatori che ci avvicinano ad un futuro che non avrà bisogno di superfici da toccare per poter dialogare con il nostro ambiente di vita sempre più connesso e disposto ad ascoltarci.

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