Il fallimento dei Google Glass non è stato dovuto dalla tecnologia o dalla bassa durata della batteria ma da un fattore molto più umano: il non poterli indossare in pubblico. L’appariscenza ti portava ad essere visto come un esibizionista. Figuratevi che era nata anche una parola per identificare chi portava i Google glass in ogni occasione, queste persone venivano chiamate Glassholes, un misto tra Glass (occhiali) e asshole (stronzo).
Ci sono altri produttori che stanno lavorando a modelli simili al prodotto di Mountain View come l’Epson Moverio che come potete ben capire non è assolutamente indossabile al di fuori di un contesto fieristico o lavorativo.
La rivoluzione arriva da LAFORGE Optical, una azienda nata nel 2013 che si promette di creare un prodotto progettato per soddisfare l’individuo, qualcosa che si può indossare senza essere etichettato, un prodotto da usare sempre senza nessuna vergogna beneficiando di tutto ciò che la realtà aumentata potrà darci come esperienza di tecnologia indossata. Il sistema ottico invia le immagini direttamente alla nostra retina prelevando le informazioni dal bluetooth del nostro smartphone.
Non c’è nessuna differenza tra un occhiale normale e i modelli Shima. Bellezza estetica derivata anche dalla produzione italiana di questo sogno californiano che potrà essere indossato a fine anno per chi prenoterà adesso.
Il prezzo di 590$ per due occhiali è veramente allettante. Sono tentato di acquistare questo nuovo gioiellino che fra qualche anno sarà sopra tanti dei nostri nasi. Basta vedere questo video per innamorarsi di questa tecnologia anche se hanno detto che per il momento non fanno le lenti bifocali… che rabbia.
P.S. I più geek di noi avranno sicuramente associato il nome Laforge con il mitico ufficiale Geordi Laforge, cieco fin dalla nascita, ma con capacità visive estreme tramite un’avanzata protesi chiamata VISOR che tanto si può associare a questo nuovo spettacolare prodotto.
