Sul blog di Riccardo Luna, Che Futuro! Federico Feroldi ha scritto un post “Saper programmare: il super potere che tutti dovranno imparare” che ha confermato ciò che penso in merito alla programmazione e alla sua diffusione.

Da quando ho avuto nelle mie mani uno ZX-81 e un Olivetti M20, era il 1982, ho capito che la programmazione era il fulcro di tutto. Il Basic era il linguaggio più utilizzato e, pur avendo delle grosse limitazioni, riuscivamo a fare tantissime cose.

La scelta di andare a studiare matematica all’università di Catania fu dettata dalla voglia di saper programmare sempre di più. Ero al primo anno e mi ricordo che aiutavo i ragazzi del quarto nel ritrovare algoritmi o soluzioni ai loro complicatissimi problemi. E noi dei primo a studiare Fisica, Analisi matematica e altre “pallosissime” materie che non mettevano in concreto la passione per la programmazione.

La mia sliding-door mi portò in altri luoghi lasciando la matematica per un altra passione: la grafica
Qualche anno dopo ero a Milano, catapultato in una nuova impresa: creare stampati personalizzati nella tipolitografia del cugino di mio padre. Il progetto decolla e noi ci ritroviamo non solo a stampare centinaia di prodotti diversi ogni giorno ma anche a doverli gestire. Confezionarli, spedirli, preparare le fatture, la bolla, le etichette dei pacchi. La segretaria non riusciva a starci dietro.
Ed ecco che la mia vena di bravo programmatore esce all’aperto.
In quel periodo, era il 1988, avevamo comprato un PC Amstrad con schermo VGA (800×600) e monitor a colori ed inizio a lavorare ad impresa immane. La prendo come una sfida e riesco a realizzare qualcosa di spettacolare: un programma che gestisce le anagrafiche, e una volte inserite tutte le lavorazioni del giorno, procede a stampare tutte le fatture sequenzialmente, poi tutte le bolle, a seguito le etichette per i pacchi e la nota riassuntiva da portare alla posta. WOW! Non solo funziona. ma accellera i processi semplificando tutte le operazioni logistiche.

Questa è l’essenza del software: semplificare.

Oggi le soluzioni sono alla portata di mano. Molto più semplici ed immediate. Vi faccio un primo esempio: In Roland sentivo le lamentele della signora della mensa in quanto le prenotazioni non riportavano con le persone che si presentavano a pranzo. Chiedo qual’era il processo utilizzato. Era basato sugli atomi e non sui bit. Blocchettino della mensa in doppia copia che ognuno andava a posizionare in un cassetto. Il custode, durante il giro serale prelevava i foglietti e li portava in mensa che li scriveva in un documento che doveva essere firmato da ogni dipendente che pranzava.

“Si è fatto sempre così, mi disse un dirigente” Guardando il mio viso sdegnato replicò: “perchè Giovanni, c’è un modo più semplice?”.

Certo. “Basta usare un programma” replicai.
Nel caso specifico ho semplicemente usato un modulo di Google Documenti che viene lanciato in automatico all’accensione dei computer dei dipendenti e arriva in automatico sotto forma di foglio elettronico in tempo reale ai dipendenti della mensa aziendale.

Tempo di realizzazione: 5 minuti. Costo: gratis. Semplificazione: massima.

Giusto per farvi capire la semplicità dell’operazione:
1 – collegati al link docs.google.com
2 – clicca sul pulsante “Crea nuovo”
3 – clicca su “Modulo”.
013-crea-modulo (11K)
Verrà visualizzata una pagina da dove potrai creare il tuo modulo personale.

Ho provato a crearne uno inserendolo in questo post con del codice “embledded” (integrato).

Quando premerete invio riceverò le vostre indicazioni su un foglio elettronico, sempre.

Gli strumenti che ci fornisce il web sono sempre più potenti. Primo tra tutti mi sento di citare Processing, uno strumento altamente flessibile e potente sul quale è basato anche il linguaggio di programmazione di Arduino.

Un altro progetto legato alla programmazione legata al web è Pipes di Yahoo. Tramite una serie di “tubi” possiamo collegare delle domande per ricevere una risposta di qualsiasi tipo.

Questa la fantastica interfaccia grafica.

Ci sono software come Scratch già discusso in questo post e tanti, tanti altri ma voglio segnalarvi   l’ultimo nato di questa serie di programmi utili a programmare ritornando alle origini; il basic.
Nei codici del Basic c’era una funzione onnipresente: IF e l’immancabile THEN

10 IF INKEY$<>"" THEN GO TO 10: REM flush the keyboard buffer
20 PRINT "Press Y or N to continue"
30 LET k$ = INKEY$
40 IF k$ <> "y" AND k$ <> "Y" AND k$ <> "n" AND k$ <> "N" THEN GO TO 30
50 PRINT "The response was "; k$

ifthisthenthat è proprio questo il nome di un sito che sta riscuotendo un enorme successo IFTTT.

“Se questo quello”, e in una procegura guidata di soli 7 step riuscirete a mandare su dopbox ogni foto che viene taggata su facebook o mandare su Evernote ogni mail che viene segnata come spleciale o potete usare uno dei 59 canali a disposizione per combinarli tra di loro come meglio credete usando una delle più belle interfaccie che abbia mai visto.

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