Nel 1982, con i miei amici diciassettenni, decidemmo di realizzare qualcosa di mai visto, un presepe con i personaggi in grandezza reale. Per dare una buona collocazione chiediamo ed otteniamo di usufruire dei locali della Chiesa di San Vincenzo Martire di Acate.

Il parroco non aveva capito che la nostra idea era quella di stravolgere la Chiesa e ricreare un percorso per fare immergere i visitatori nell’atmosfera natalizia.
Dividiamo le aree assegnandole a diversi gruppi di lavoro. Ognuna doveva ricreare al meglio un ambiente di lavoro. Fabbro, fornaio, falegname, pastore, canestraio e osteria oltre la scena della grotta con i tre re magi e l’area centrale con il fiume, il pozzo e un piccolo laghetto.
Dopo aver ricoperto la volta della chiesa con dei grandi teli di plastica, usati per le serre, una volta tensionati li foriamo per ricreare una sorta di volta celeste. L’effetto è straordinario.
Camion di terra, sassi, alberi, e vegetazione varia iniziano a concretizzare la parte centrale del presepe.
Diversi animali imbalsamati completano l’effetto realistico.

La realizzazione delle figure umane a grandezza reale è quella che ci ha fatto soffrire un po di più. Lo scheletro fu realizzato con assi di legno poi ricoperto con della rete da recinzione che risultava facilmente modellabile e accetta bene la cartapesta. Alcune ragazze si occuparono della vestizione delle figure. Per le mani abbiamo utilizzato dei guanti di gomma colando dentro un impasto di polistirolo e gesso dopo aver inserito dei fili di ferro per poter modellare le dita nelle pose desiderate.
La parte più complessa era la realizzazione dei visi. Mentre provavamo a scolpire o modellare delle facce con pessimi risultati mi venne l’idea che ci consentì di avere 20 facce perfette in meno di due giorni. 
L’dea era quella di “sfruttare” tutte le statue dei Santi presenti nelle tre chiese del paese. 
Era notte e ci intrufoliamo nelle chiese mettendo della pellicola da cucina nelle facce dei Santi per poi applicare uno strato di creta fissandolo con delle bende per farlo asciugare senza farla scivolare.
Non avevamo considerato l’indignazione delle vecchiette che l’indomani mattina andando a messa si ritrovarono con tutti i Santi della Chiesa con il viso profanato. 
Dopo l’asciugatura dello stampo una splennellata di acqua saponata e  una colata di gesso scagliola restituiva una copia identica del viso del nostro personaggio. Così San Biagio diventava il fabbro, San Vincenzo un Re Magio e così via…
Per completare le figure, pittura a mano, trucco e parrucco con capelli veri recuperati da tutte le parrucchiere del paese. 
Anche la tecnologia ha fatto la sua comparsa in questo presepe. Oltre la musica in filodiffusione con gli altoparlanti disseminati in ogni dove c’erano degli effetti speciali come quello che simulava il fuoco del forno dell’ambiente del panettiere.
Questo presepe è state una delle esperienze più belle che abbia mai vissuto. La competizione tra i gruppi di lavoro a chi creava la scena più bella. La continua ricerca di idee nel realizzare qualcosa che nessuno aveva mai fatto. La collaborazione tra tutti gli amici che parteciparono a questo progetto fornendo ognuno le proprie competenze e professionalità per superare ogni ostacolo. La gioia nell’ascoltare i commenti delle persone che una volta varcata la porta d’ingresso della Chiesa venivano catapultati in un mondo che li trasportava 2000 anni indietro. Tutto questo ha lasciato un forte segno nel mio cuore ed ogni volta che rivedo queste foto e rileggo i commenti che avevo scritto per condividere questa opera con parte della mia famiglia che quell’anno si trovava per lavoro in Pakistan.
Questo credo sia il vero spirito del Natale: stare insieme per condividere, creare e far nascere qualcosa che dia gioia alle persone. Dopo 30 anni lo spirito è rimasto invariato ma quel presepe che ha vinto il premio come miglior presepe della regione Sicilia del 1982, non è stato più replicato rimanendo in una forma indelebile nella memoria collettiva di tutti coloro che ebbero la fortuna di vivere quell’esperienza.
Il mio augurio è che in questo periodo natalizio possiate far gioire anche una sola persona con una vostra creazione. 
Buon Natale e buone feste a tutti.

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