L’altro ieri mia moglie si ritrova a passare in una zona nelle vicinanze delle scuole medie, dove sino a cinque anni fa lasciavamo o andavamo a prendere le nostre figlie più grandi.
Lucia si ricorda dell’ottimo panificio ed essendo quasi ora di pranzo decide di non passare dal solito supermercato e di comprare il pane in questa bottega artigianale.

Tutto è cambiato. Non ci sono più cataste di filoni e pani simili tra loro ai quali eravamo abituati. Il bancone è adesso colmo di delizie di ogni tipo: pizzette, arancini, tutta una serie di focacce con i gusti più disparati, pane e spinaci, pane e oliva, grissini all’olio o al sesamo, biscotti e dolci di ogni forma, colore e sapore.

Chi entra viene travolto da questi odori e ti viene voglia di provare ogni tipo di variante proposta dal nostro bravo panettiere.

Praticamente entri con l’idea di prendere una semplice pagnotta ed invece esci con una busta colma di delizie da forno e il portafoglio un pò svuotato.

Gli strumenti di lavoro sono rimasti invariati. forno, farina, acqua, sale, olio, impastatrice. Quello che è cambiato è il modo di proporsi alla clientela. Riqualificazione basata sulla differenzazione dell’offerta.

I grandi forni industriali continueranno a fornire supermercati ed affini continuando la loro interminabile lotta al prezzo incuranti del nostro piccolo e simpatico panettiere che oggi non è neanche sfiorato da questa concorrenza che sino a qualche anno fa era vista come il suo boia.

….gliela incarto o la mangia subito!
 

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