Da quando, dopo l`esperienza scolastica, ho ripreso a prendere appunti, questa pratica non mi ha più lasciato, anzi ha riempito una sezione della mia libreria e ho riscoperto la potenza delle note scritte.

Scrivere su un foglio bianco riesce a tramutare in nostri pensieri, idee, progetti, considerazioni o riassunti in qualcosa di tangibile. Ogni foglio tiene congelato quel momento creativo e ogni volta che viene aperto richiama l’attimo in cui l’inchiostro ha toccato la carta e in cui alcuni neuroni hanno fatto scintille.
Diverse ricerche universitarie hanno confermato che scrivere a mano e molto più efficace rispetto la scrittura al computer e la lentezza nel prendere note su una agenda consente di analizzare e scegliere meglio ogni singolo concetto.

Che siano note lineari di solo testo, mappe mentali, disegni, scarabocchi non ha importanza, quel che conta non è la forma ma il fatto di scrivere qualcosa e di rifletterci sopra. I risultati di ciò che hai appena finito di fare. Le idee di progetti per il prossimo futuro. Gli obiettivi della prossima settimana. Un quaderno o meglio una agenda funziona come una mappa: genera sempre chiarezza.

Dopo aver riempito un bel po di agende avevo problemi nella fase di rilettura, sopratutto quando ricordavo di aver scritto qualcosa e non potevo avere quella agenda sotto mano. Dopo aver tentato la scansione delle pagine tramite una multifunzione, i tempi lunghi mi hanno fatto desistere e ho iniziato a pensare ad una soluzione semplice e veloce: lo scanner per smartphone. 

Su questo post avevo descritto l’iter creativo che mi ha portato all’ideazione e creazione di questo oggetto che successivamente ho fatto evolvere nel nuovo progetto che ho pubblicato su Instructables comprensivo di tutte le specifiche per replicarlo in piena autonomia.

Una volta scansionate le pagine serve qualche repositorio per renderle fruibili in qualsiasi momento e con qualsiasi device. Ci sono due soluzioni percorribili: ISSUU e Evernote. 
Il primo è un repositorio gratuito di documenti perfettamente sfogliabili. Il secondo è uno strumento del quale non posso più farne a meno.

Puoi usare Evernote come un semplice block notes, acquisisce in automatico anche le note che disegno con il pennino del mio Samsung Note4. Ogni nota si può assegnare ad un tacquino, puoi includere nelle note foto o audio o puoi catturare biglietti da visita che vengono automaticamente convertiti in contatti. Con il plug-in sul tuo browser preferito puoi salvare parti di pagine web, link o tutto ciò che hai esigenza di memorizzare e utilizzando con criterio i tag puoi trovare facilmente ciò che cerchi tra migliaia di note memorizzate. La versione basic è gratuita ma per i malati come me, 29,90€ al mese non sono una cifra esorbitante per avere molto più spazio, più device sincronizzati e leggere le note offline.

Per concludere gli elogi a questa piattaforma aggiungerei la possibilità di automatizzare la creazione di note usando la semplice programmazione su ITTT (If This Then That) che ho già discusso in questo post.

Per completezza di informazione non posso non citare Keep, uno degli strumenti Google che si aggancia al vostro account e consente di creare note di testo, vocali, disegnate o liste ed elenchi comprensivi di tag. Strumento semplice ed immediato con facile condivisione. Per esempio utilissimo quando si va al supermercato in due e si vuol gestire un unica lista della spesa.

Un modo alternativo e geniale per trasferire ciò che scrivete su carta in maniera digitale su evernote, dropbox o via mail è Whitelinespaper, una app per iOs o Android che riprendendo delle pagine con dei markers sui bordi riconosce il foglio, lo raddrizza, lo corregge cromaticamente e lo salva dove vuoi.

Esistono diversi produttori che hanno realizzato agende con questo sistema ma la cosa interessante è potersi creare in autonomia la propria agenda Whitelines stampando questo PDF che contiene la grafica della pagina. Un bel regalo, non credete? 

Chiudo la carrellata con uno strumento magico, Bamboo Slate di Wacom questo economico blocco di appunti che nasconde una tavoletta grafica capace di convertire disegni, scrittura in file digitali. Finito di scrivere basta premere il pulsante e tramite la app Wacom Inkspace gli atomi vengono spostati in bit sullo smartphone tramite una semplice connessione Bluetooth.
La cosa più interessante è che la scrittura a mano viene riconosciuta come testo e cosa ancora più straordinaria ogni tratto rimane vettoriale. Avete letto bene, la app. salva gli schizzi in un bel file PDF vettoriale. Questo significa poter fare cose incredibili come quelle che vi illustrerò in un prossimo post.

Scrivete di tutto, disegnate e scarabocchiate la qualsiasi cosa che passa per la mente. Questa pratica riesce a dare un ordine ai pensieri e rimarcare e rafforzare concetti che altrimenti sarebbero svaniti all’arrivo del pensiero successivo. Scrivete a mano e passate in digitale, dagli atomi ai bit, come in ogni cosa bella non c’è hi-tech senza hi-touch.

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