Durante l’ultima riunione di interclasse della scuola media gli argomenti evidenziati erano tutti negativi con punte di disprezzo nei confronti dei ragazzi che mancavano di entusiasmo verso gli argomenti da  proposti dal corpo docente.

A volte è difficile far capire agli insegnanti che l’interesse per una materia nasce da COME la si propone. La gamification (app e videogiochi a tema, punti, premi), usare mezzi di comunicazione digitali già usati dai ragazzi (gruppi su facebook, whatsapp), o anche la LIM in maniera creativa con video, TED e pagine web sul tema (che tra l’altro nella classe di Matilde non è operativa), sono alcuni degli strumenti che, senza costi aggiuntivi e in linea con le normative si potrebbero già adottare.

In ogni caso è la passione dell’insegnante che trasmetterà al ragazzo la passione per la materia. Stranamente, quando questo succede, la classe è composta, i rendimenti sono alti e la materia amata si tramuterà in elementi chiave della propria vita privata o lavorativa.

Ciò che desideriamo nell’ambito dell’istruzione scolastica, non è di avere bambini con voti alti ma che vengano accese delle scintille che nel futuro accenderanno fuochi di passione.

Dal blog LIBERO sono venuto a conoscenza di questa splendida lettera scritta da Abraham Lincoln all’insegnante di suo figlio che invierò personalmente ai professori di Matilde e che digitalmente condiviso con voi.


“Caro professore, lei dovrà insegnare al mio ragazzo che non tutti gli uomini sono giusti, non tutti dicono la verità; ma la prego di dirgli pure che per ogni malvagio c’è un eroe, per ogni egoista c’è un leader generoso.

Gli insegni, per favore, che per ogni nemico ci sarà anche un amico e che vale molto più una moneta guadagnata con il lavoro che una moneta trovata.
Gli insegni a perdere, ma anche a saper godere della vittoria, lo allontani dall’invidia e gli faccia riconoscere l’allegria profonda di un sorriso silenzioso.
Lo lasci meravigliare del contenuto dei suoi libri, ma anche distrarsi con gli uccelli nel cielo, i fiori nei campi, le colline e le valli.
Nel gioco con gli amici, gli spieghi che è meglio una sconfitta onorevole di una vergognosa vittoria,
gli insegni a credere in se stesso, anche se si ritrova solo contro tutti.
Gli insegni ad essere gentile con i gentili e duro con i duri e a non accettare le cose solamente perché le hanno accettate anche gli altri. 

Gli insegni ad ascoltare tutti ma, nel momento della verità, a decidere da solo.
Gli insegni a ridere quando è triste e gli spieghi che qualche volta anche i veri uomini piangono.
Gli insegni ad ignorare le folle che chiedono sangue e a combattere anche da solo contro tutti, quando è convinto di aver ragione.
Lo tratti bene, ma non da bambino, perché solo con il fuoco si tempera l’acciaio.
Gli faccia conoscere il coraggio di essere impaziente e la pazienza di essere coraggioso.
Gli trasmetta una fede sublime nel Creatore ed anche in se stesso, perché solo così può avere fiducia negli uomini.

So che le chiedo molto, ma veda cosa può fare, caro maestro.”

Abraham Lincoln

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