Quando i miei colleghi del marketing EMEA mi hanno chiesto se mi sarebbe piaciuto tenere uno show all’edizione berlinese di FESPA per far vedere le potenzialità di stampa su oggetti inusuali con il plotter UV LEF-200, è stato come dare ad uno chef la miglior cucina e migliori ingredienti per creare le più buone e belle pietanze per i clienti più esperti ed esigenti. 

Nella fase di preparazione sono andato in diversi store per comprare quanto di più inusuale potessi concepire di stampare. A questi oggetti commerciali si sono aggiunti oggetti a basso valore come pietre, sughero, e tante altre superfici che tipicamente non vengono decorate, tantomeno con la stampa digitale. 

Su alcuni di questi oggetti, come il cibo, ho avuto uno stop da parte della direzione in quanto si poteva presupporre l’uso anche a fini commerciali e non solamente dimostrativi. Nonostante questo ho voluto utilizzare in particolar modo un uovo per dimostrare la qualità e le capacità di stampa su superfici curve come appunto un oggetto rotondo come un uovo. 

L’effetto di vedere questo oggetto stampato è decisamente wow. Non ti aspetti di trovare una decorazione su questo tipo di superficie. Nessuno dei visitatori ha pensato di stampare sul cibo ma sicuramente è rimasto catturato da questa magnifica stampa.

Il progetto, discusso in diverse riunioni in videconferenza con i vari colleghi aveva il nome “What will you print?” e consisteva nel dimostrare in maniera divertente ed informale la versatilità ed immediatezza di stampa con la Roland LEF-200 in dotazione.

La presenza di un monitor alle spalle di una scrivania piena di oggetti già stampati e senza nessun vetro protettivo nei riguardi dei visitatori oltre l’abbigliamento con papillon e camice da scienziato che avevo pensato di indossare in questa occasione fornivano gli elementi per catturare l’attenzione di ogni passante. 

Il problema nelle fiere è appunto quello di catturare l’attenzione in quanto non sempre si riesce a comprendere la potenza di una soluzione di chi attraversa velocemente uno stand. Gli oggetti inusuali posizionati a portata di mano nella scrivania erano un primo amo. Il monitor che replicava lo schermo del mio PC facendo vedere i processi necessari per inviare in stampa un qualsiasi lavoro o con la webcam collegata all’interno della stampante era un altro funzionale amo, il mio strano abbigliamento e la domanda “what will you print?” che rivolgevo a chi aveva la fortuna di passare davanti la mia postazione erano gli agganci definitivi. 
Da questa domanda arrivavano le risposte più disparate e se non uscivano dalla loro borsa un pezzo di pelle, o il materiale strano da stampare come fece il russo con la sua matrioska o il produttore di velcro con il suo campione, in quel caso, attingevo alla mia grande scatola posizionata sotto la scrivania tirando fuori l’oggetto dei loro desideri come una candela, un cavatappi, una spazzola o mille altre superfici da rendere belle con la stampa UV. 
Tra le miriade di soluzioni matte trovate nei tre giorni di fiera tra le più simpatiche mi piace ricordare quella realizzata per il gruppo di studenti che volevano qualcosa di uguale per ricordarsi la visita allo stand. Una foto di gruppo che mi hanno inviato direttamente su whatsapp è diventata souvenir in un oggetti che ognuno di loro si ritrovava nelle tasche: una moneta da 1€. 

Anche le tre ragazze spagnole hanno avuto un trattamento similare, in questo caso con delle mollette in legno che, oltre la loro foto, contenevano la stampa del proprio nome realizzata con la funzione del dato variabile.

Lenti, occhiali, candele, scarpe, cover di telefoni, unghie e tantissimi papillon personalizzati sono state alcune delle richieste ricevute nei foglietti che domandavano ai passanti cosa vollessero stampare. Richieste che hanno generato centinaia di stampe realizzate sul momento, senza nessuna preparazione di base con il solo scopo di divertire e far comprendere che la stampa digitale può entrare in centinaia di mondi. 

Un plotter flessibile come la VersaUV LEF-200 è uno strumento che può entrare in diversi campi trasformando un oggetto usuale in qualcosa di straordinario, proprio come ha capito chi ha avuto la fortuna di passare nell’area “What will you print?” dello stand Roland a Fespa 2018. 

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