Uno degli elementi che differenziano in maniera sostanziale l’arte tradizionale in particolar modo quella pittorica da quella digitale è la mancanza di matericità. La stampa digitale pur essendo in grado di riprodurre effetti pittorici come le pennellate, manca di quella materia, quel piccolo strato di atomi che rende il tutto più realistico e naturalmente bello. 

Esistono degli stratagemmi come quello presentato da Max Petrignani durante il Viscom Lab del 2009 dove una stampa digitale effettuata alla Asterisco Pubblicità con il suo plotter Roland VersaCamm ad ecosolvente su un buon canvas veniva nobilitata usando un kit Craclè, acquistabile da qualsiasi Brico o negozio belle arti. L’effetto finale è straordinario e quando faccio vedere questo quadro al nostro Roland imagination center chiedendo se l’opera d’arte è fatta a mano o con tecnologie digitali, le persone entrano in crisi in quanto non si riesce a distinguere l’uno dall’altro.
L’idea alla base di questo post era quella ottimizzare i processi e di sfruttare al massimo le tecnologie digitali per ottenere l’effetto della pennellata sul canvas. Una prima soluzione, se vogliamo da replicare opere d’arte reali, ci può venire incontro una scansione ad alta definizione dell’originale. Lo scanner Cruse è una delle poche periferiche che, lavorando con luce radente, riesce a catturare simultaneamente la parte cromatica e la mappa di profondità, quella che tecnicamente chiamiamo “Depth Map”. Questa schermata illustra in maniera molto chiara la texture del legno e la sua depth map in scala di grigi. 
La depth map è un ottimo modo per rappresentare basso-rilievi. Il nero rappresenta il punto zero, quello più basso e il bianco quello con più alto rilievo. 
Da questa premessa l’idea applicativa per semplificare la creazione di pennellate artistiche usando un plotter VersaUV con inchiostro gloss, come il LEF-300 con il quale ho realizzato i primi prototipi di questa idea. Una delle funzioni di Roland VersaWorks, il software in dotazione al plotter, consente di “combinare” una immagine a colori con una a scala di grigi assegnando alla seconda uno degli effetti speciali disponibili. Nel caso specifico ho scelto di dare un rilievo “matte” a 10 passate basato sulla mappa in scala di grigi per ottenere questo risultato finale su questa elaborazione pittorica di una foto di mia figlia Marzia.
E’ giusto illustrare anche i processi su come arrivare questo risultato. Elaborazione che ho effettuato con il mio smartphone, un Samsung Note4, in aereo, durante un viaggio di lavoro.
Questa la foto di partenza “rubata” da Istagram dal profilo di mia figlia Marzia .
Ho applicato alcuni filtri sfruttando App come Prisma o PicsArt che consentono in maniera decisamente semplice di ottenere degli ottimi effetti pittorici. Su questa base, con il pennino in dotazione allo smartphone, ho lavorato per ottimizzare alcuni tratti e colorare alcune aree secondo i miei gusti artistici.
Ho ripreso la stessa immagine, ho tolto la saturazione cromatica ed ho lavorato con altri filtri pittorici, effetti matita, solarizzazione ed altri sino ad arrivare ad un risultato di questo tipo.
Una volta davanti il PC ho ripreso i due file e con Photoshop ed ho convertito il primo in CMYK ed il secondo in scala di grigi. Ho aperto VersaWorks ed ho caricato le due immagini. Selezionandole entrambi ed usando il tasto CTRL si è abilitata la funzione “composite” che consente di utilizzare la scala di grigi come generatore di effetti.
Stampa CMYK e successivamente la stampa con l’effetto matte in 4 passaggi mi ha consentito di ottenere un effetto altamente materico che riproduce in maniera molto realistica quella che poteva essere l’elaborazione pittorica di un bravo artista che dipinge ritratti ad olio o pittura acrilica. 
Il digitale, software ed hardware, unito ad una sana creatività e conoscenze degli strumenti ci può portare verso forme d’arte ancora inesplorate e molto ricercate dagli artisti contemporanei. 
Uno di questi è Quayola, un artista italiano che vive e lavora a Londra. 
Lui investiga e crea dialoghi facendo collidere l’artificiale e il reale, l’arte figurativa e quella astratta, il nuovo e il vecchio. Miscelazioni artistiche che come potete osservare in queste elaborazioni che nascono dalla sintetizzazione di riprese video elaborate con potenti algoritmi.

Jardins d’Été — Process from Quayola on Vimeo.

Se siete stati attenti, nel video avete notato diversi canali di uscita. Da una elaborazione di questi canali, stiamo investigando per realizzare una forma materica alle sue elaborazioni. 
I primi risultati sono stati straordinari e lasciano ben sperare in una proficua collaborazione che miscela il digitale con la sperimentazione artistica e ci porta verso nuove forme di comunicazione e di evoluzione dell’uso delle tecnologie e la nascita di quelle nuove figure che oggi possiamo tranquillamente chiamare “Artisti Tecnologici”. 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *