Roccazzo ė un piccolo paese del ragusano che oltre avervi fatto sorridere per il suo nome, dista 7 km da Acate, mio paese d`origine, dato anch’esso irrilevante per la storia che vi racconterò. In questo piccolo paese, circondato da vigneti ed agrumeti, è nata l`idea di un prodotto che sta spopolando in tutto il mondo: l’Arancinotto.

Giovanni Cugnata
, come lo era mio padre, è un tornitore. I tornitori amano vedere la materia trasformarsi sotto i loro occhi e in un blocco compatto vedono superfici di rivoluzione che neppure un bravo modellatore Cad è in grado di vedere.
Marinella è la moglie di Giovanni e ha provato e riprovato a creare quella magnifica forma appuntita da un impasto di riso per cucinare delle arancine tanto amate da suo marito ma i risultati non erano mai ottimali.
È in questo momento che la fantasia dell`artigiano tecnologico supera la soglia e inizia a concepire qualcosa di mai visto: uno stampo modulare per creare arancine perfette.
Giovanni inserisce un blocco di polietilene, materiale usato tantissimo nel mondo del food, e con l`uso sapiente degli utensili e del suo amato tornio, tira fuori tre elementi perfettamente incastrabili tra di loro. 
Il primo elemento raccoglie il corpo dell’arancina e ne forgia la classica forma a punta. A questo punto si aggiunge una sorta di coperchio con un foro centrale e tramite il terzo elemento avviene una penetrazione nell’impasto di riso che oltre essere compattato nelle pareti offre una cavità sulla quale viene inserito il condimento. Nel ragusano è d’obbligo un ragù con piselli e un tocchetto i provola ragusana. A questo punto si aggiunge un altra manciata di riso per chiudere la base dell’arancina e estraendola dallo stampo avremo ottenuto un capolavoro pronto per l’impanatura e la successiva frittura. 
Prima di utilizzare Arancinotto mia moglie Lucia si limitava a realizzarmi degli arancini sferici con una serie di difficoltà in quanto l’impasto di riso è molto appiccicoso e quindi problematico per fare arancine in serie.
Con Arancinotto Lucia riesce a creare decine di arancine in pochi minuti con estrema semplicità e con forme perfette. 
Questo è il segreto di Arancinotto, offrire a tutti la possibilità di gustare una ricetta tipica Siciliana senza le problematiche annesse alla preparazione.
Un ruolo chiave nel grande successo internazionale di questo magnifico prodotto è dato dal Marketing seguito dal figlio Andrea che gestisce il sito e i social creando contenuti veramente di qualità come il video che avete visto o le schede con le varie ricette.
Queste estate, nella spiaggia di Macconi (Marina di Acate), ho trovato la copia di Arancinotto che ho comprato per compararla con l’originale. La scelta dei materiali che nell’originale vengono realizzati a Ragusa è di ottima qualità, contro la pessima plastica usata nella copia.
Quello che amo di più da questa storia è la concretizzazione di quello che predico da anni agli artigiani tecnologici. Un bisogno inespresso può far ideare un prodotto unico che una volta prototipato con le tecnologie proprietarie può essere testato nel campo. Dal momento in cui viene fatto provare in famiglia e in cerchie di probabili clienti e riceve approvazioni e lodi si può realmente pensare alla fase successiva di produzione in serie e commercializzazione. Il tutto senza cercare il risparmio derivato dalle produzioni cinesi ma accorciando la filiera lavorando a km zero. Il prezzo risulterà sicuramente più alto ma la creazione del brand, la coltivazione di una community di entusiasti amanti di questo tipico piatto siciliano e l’uso dell’e-commerce a livello mondiale condito da ottimi contenuti, decreta il successo che la famiglia Cugnata con l’azienda cgn-lab si è largamente meritato.
P.S. Il modello grigio è un piccolo esperimento che ho creato con la stampante 3D per ottenere un mini arancino, una dimensione vicina alle nostre Olive Ascolane e decisamente opposta a quella di 400 grammi che il signor Giovanni ha realizzato in pezzo unico per una rosticceria della mia Acate.

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