L’estate scorsa, durante il FAB10 di Barcellona ho avuto modo di provare OCULUS Rift immergendomi in una esperienza di realtà virtuale dove vivevo i panni di una altra persona vedendo attraverso il suo punto di vista.

Non ero nuovo a questi sistemi, a metà degli anni 90 avevo provato un caschetto di realtà virtuale sviluppato da un amico romano che aveva reso possibile l’immersione in giochi commerciali come Doom o Descend.

Durante il periodo delle vacanze, quando il cervello dovrebbe andare in relax, mi arriva una semplice, banale, intuizione. Ogni smartphone ha una risoluzione tale da poter splittare lo schermo in due per un ottima visione stereoscopica e tramite il giroscopio integrato poter replicare la stessa funzionalità di risposta al movimento che ho sperimentato con i visori di realtà virtuale che avevo già provato.

Ed eccomi al lavoro per trovare una App per tramutare foto panoramiche o video registrati con la Fuji 3D in ambienti da esplorare e contemporaneamente disegnare la struttura per includere lo smartphone nel mio personalissimo visore da autocostruire.

Facendo queste ricerche scopro che Google è andata oltre rendendo disponibile a tutti il progetto Google Cardboard, un visore di realtà virtuale da costruirsi da soli con del semplice cartoncino integrandolo in qualsiasi smartphone con Android.

Avendo a disposizione plotter che stampano e tagliano materiali plastici, ho pensato di usare del PVC rigido da 0,5 usando la tecnica del “mezzo taglio” ossia uno scontorno che avviene con una leggera pressione dopo che la lama di taglio scalfisce la superficie del materiale caricato nel Roland Versacamm.

Il file PDF con la funzione “CutContour” del visore da tagliare e montare lo potete scaricare da questo link.
Per le lenti ho usato delle piccole lenti di ingrandimento. Esistono delle lenti specifiche da comprare ma fortunatamente, durante fiere ed eventi, raccolgo oggetti vari che al momento giusto mi aiutano ad arrivare allo scopo per le quali questi oggetti non erano nati.

Installando il software sul dispositivo Android vi ritroverete con una vasta gamma di applicazioni disponibili. Ma avendo anche l’iPhone volevo replicare la stessa esperienza sul melafonino.

Dopo varie sperimentazioni trovo l’ App, HOMIDO che risponde perfettamente alle mie richieste.
A questo punto dovevo modificare le misure del visore per adattarlo all’iPhone. Mentre penso come fare, sopra il divano vedo una bellissima scatola di un portamonete Moschino dove l’iPhone entra alla perfezione.

Cosa ve lo dico a fare…. 🙂

Dopo queste sperimentazioni, sono pronto a passare allo step successivo, ossia quello di replicare i Roland Creative Center sparsi in tutto il mondo rendendo possibile una visita virtuale immersiva senza limiti di spazio e di tempo.
Molto probabilmente useremo l’ultimo gioiellino della Samsung realizzato in collaborazione con Oculus, il magnifico Samsung Gear VR con la risoluzione e potenza di un Samsung Note 4.

Ma non crediate che la Apple si fermi a guardare. Dopo qualche anno, proprio ieri, hanno accettato un brevetto di un visore per l’iPhone.

Maggiori dettagli su questo articolo del Corriere.it.
In ogni caso sia che lo creiate a mano, sia che compriate dei kit o che vi affidiate ai grandi player la realtà virtuale entrerà sempre di più nel nostro vivere quotidiano.
Meglio trovarsi pronti. 

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