Dopo aver vissuto in prima persona la Maker Faire di New York del 2011 aumentava il desiderio di poter avere in Italia un qualcosa di equivalente a questo fantastico evento. Pensavamo di realizzare una mini maker Faire a San Benedetto del Tronto replicando ciò che avevamo giá organizzato nel nostro Roland Experience Day di Marzo 2011. Le connessioni con Riccardo Luna, Massimo Banzi, tanti amici makers e sopratutto Asset camera di Roma ha reso possibile il sogno di avere una Maker Faire in Italia. Anzi, si è fatto di più, si è resa Roma la capitale europea dei Makers.

L’annuncio avviene durante l’evento World Wide Rome dove mi era stato chiesto di parlare della community degli artigiani tecnologici, protagonisti di questa terza rivoluzione industriale.
Nella fase organizzativa ospitiamo in Roland Massimiliano Colella e Pino Tripaldi di Asset camera per renderli testimoni del grande lavoro di “evangelizzazione tecnologica” che abbiamo svolto in questi ultimi 10 anni.
Loro rimangono sbalorditi della quantitá e sopratutto dalla qualitá dei manufatti creati dai nostri artigiani tecnologici e dalla rete che abbiamo creato.

Si decide di essere presenti a Maker Faire con un area specifica dove avremmo mostrato come un Maker può diventare Artigiano e quindi realizzare il proprio sogno di creare una azienda dalla propria passione.
Falegnami, odontotecnici, cioccolatieri, orafi, e relativi campi di azione avrebbero dato una consistenza di una sorta di evoluzione del nostro maker. Argomento sottolineato durante la fiera da Dale Dougherty con l’evoluzione dell’idea “zero to maker” al nuovo concetto “maker to market”.

Con Sergio De Angelis abbiamo iniziato la nostra fase di reclutamento dei venti artigiani che avremmo portato in questo nuovo mondo. Siam partiti da coloro che erano giá stati protagonisti al nostro Roland Experience Day e che quindi comprendevano il grande valore e la grande opportunitá di una vetrina internazionale come quella di Maker Faire.

Nonostante questa premessa non è stato facile creare la squadra. Abbandoni dell’ultimo minuto, defezioni e incomprensioni hanno accompagnato il cammino nella creazione di questo team di lavoro. Le nostre richieste legate al valore da mostrare al pubblico hanno ristretto il gruppo a 16 partecipanti.

L’area che ci è stata assegnata, 120 mq. Si trova nel seminterrato nella zona speculare all’area assegnata ai FabLab gestita da Alessandro Ranellucci. Dalla piantina e da alcune foto iniziamo a tracciare con sketch-up la nostra idea di area espositiva. Con Il budget ridotto al minimo abbiamo riutilizzato i funzionalismi banconi da un metro che avevamo giá adottato al Roland Experience Day. Anche la grafica, la stampa e l’allestimento la gestiamo in piena autonomia stampando sui nostro plotter XF-640, con APA wall, materiale fornito gratuitamente da APA.

La nostra idea espositiva è quella di mostrare uno squarcio di artigianalitá italiana che ha adottato delle tecnologie Roland per creare prodotti di eccellenza e che tramite la condivisione e l’uso della rete ha acquisito sempre più reputazione e posizionamento di mercato.

Il colpo d’occhio è spettacolare, la suddivisione e la sequenza delle postazioni funziona tantissimo portando ogni visitatore a fare il giro completo nell’area che abbiamo denominato “Roland desktop fabrication”.

Il fatto che gli artigiani utilizzino periferiche desktop è uno dei fattori che sta portando alla luce la terza rivoluzione industriale. Quasi tutti gli artigiani avevano con loro il fido compagno di viaggio, la loro, personale periferica Roland che li accompagna fedelmente nella creazione dei loro manufatti.

La prima postazione, quella che ti appare appena scendi la gradinata è quella di Mauro Chiarillo, falegname di Tricase, paesino in provincia di Lecce che ha fatto della lavorazione del legno in meccanismi leonardeschi il suo laboratorio “le idee di Archimede” . Il suo pinocchio alto un metro con Arduino nel cuore, la sua spara bolle hanno catturato grandi e piccini e gli hanno conferito la coccarda “Make of Merit” riservata alle più belle applicazioni di Maker Faire.

La seconda postazione non poteva essere oscurata dalla prima e quindi il nostro cioccolatiere digitale Agostino Panzieri della “Cioccolateria la perla” con il suo incisore EGX-350 realizzava e sfornava a rotazione cioccolatini con i loghi di Roland, Arduino e Maker Faire per dei visitatori che mai è poi mai potevano immaginare che un incisore potesse essere usato da un pasticciere.

A seguito una idea a noi di Roland molto cara: il VIC. La stampa digitale non viene più vista come una volta. Una dose di interazione integrando Arduino nella stampa digitale, potrebbe restituire maggiore attenzione. È questo lo scopo del VIC, Visual Interactive Communication. Presentato a Maker Faire da Giorgio Pazzi, Alberto Postacchini e da Samuele La Greca che da visitatore si è tramutato in espositore.

Paolo Mirabelli di Graffid3a e i ragazzi di Robot-domestici mostravano come una piccola fresa come la iModela potesse realizzare oggetti di qualitá compresi circuiti PCB e tante altre cose.

Nella zona centrale la presenza di Asterisco pubblicitá e i loro affreschi digitali del progetto “Digital Fresco” raccoglievano ancora una volta stupore da parte dei visitatori in quanto l’elemento digitale era pressochè invisibile alla vista e al tatto di chi apprezza la nostra arte tradizionale.

Un artigiano tipico che usa tecnologie Roland è l’insegnista. In questo caso Gianni Battaglino della F.lli Battaglino ha presentato alcune sue creazioni che miscelano la lavorazione del metacrilato, la stampa digitale e l’illuminazione a Led. Alta tecnologia e grande manualitá tipiche di ogni artigiano tecnologico.

Altro elemento di eccellenza dell’artigianalitá italiana è la moda. Non potevano non presentare degli artigiani che hanno fatto della tecnologia digitale un loro cavallo di battaglia nei riguardi di questo mercato. Manicardi illustrava come con un plotter da taglio si può personalizzare ogni grafica con gli strass. La creazione di dime e la loro applicazione in capi moda ha dato degli stimoli alle scuole di moda che ci hanno visitato durante la seconda giornata di maker Faire.

Altra categoria artigianale che adottando tecnologie come frese a controllo numerico ha ottimizzato, migliorato e evoluto la propria produzione è quella degli orafi, nella nostra area avevamo due degni rappresentanti di questa categoria. Luca di Exetera e Stefano Zanotto di Microvalle. Vedere gli step che portano da un blocchetto di cera ad un gioiello, passando per Cad e Cam, ha reso più umano e tecnologico questo processo artigianale millenario.

Una nuova categoria artigianale che ha adottato frese a controllo numerico è quella degli odontotecnici. La divisione Roland Easy Shape con il partner 3DMed hanno illustrato i processi che passano dalla scansione 3D di un calco dentale alla successiva modellazione e fresatura. Molti dei visitatori non immaginavano nemmeno che ci fossero tecnologie desktop come la nostra DWX-50 nella realizzazione dei ponti, cappette che ci aiutano a vivere meglio.

Al centro nello stand istituzionale Roland, una grafica dichiarava “Roland: tools for makers” . Il nostro Roberto Ferri presentava una nuova Fresa Modela con a bordo un Arduno per poterla programmare e ottimizzare a proprio piacimento. Ma ancora più attraente per la community dei makers un controller a quattro assi per poter auto costruirsi frese, laser, e tutto ciô che può essere partorito dalla mente di un maker con l’affidabilitá Roland.

Altro stand che ha stupito i visitatori quello di “Vision Wood” azienda specializzata nella realizzazione testo-artigianale di occhiali in legno. La bellezza e la varietá dei modelli catturavano l’attenzione. La loro fresa MDX-40 realizza uno ad uno occhiali unici che fanno veramente la differenza.

Un fornetto sfornava in continuazione cover di telefoni realizzati con la tecnica della sublimazione 3D sviluppata dall’artigiano tecnologico Ivan Giavardi di Almagesto. Valentina, la sua grafica disegnava e stampava su una Roland BN-20 le grafiche che passavano nel forno per essere inglobate nella scintillante e personalissima cover.

Ad aiutarci a gestire il plotter da stampa e taglio VS-300 e la stampate UV LEF-12 il nostro mastro tecnologico Sergio Baselice che con la sua folta chioma illustrava software e processi per arrivare ai risultati come loghi di maker Faire termotrasferibili o mattoncini decorati che regalavamo ai visitatori.

Chiudeva la passeggiata tra gli artigiani tecnologici Roland Rino Verde dela IPAM che presentava le sue creazioni in elettro formatura stampate a registro con una stampante UV LEF-12. Oltre queste splendida soluzione di moda usata da suoi clienti come Benetton, nero giardini, e tanti altri , Rino e Michele hanno presentato per la prima volta la gratifica animata con l’elettroluminescenza. Anche in questo caso Dale, in visita al nostro stand è rimasto stupefatto dalla creativitá italiana.

Dal minuto 5:45 di questo video la loro splendida idea.

Il primo giorno di Maker Faire era dedicato al convegno “how to re-make The world”. Più di mille persone dal vivo e 100.000 persone in streaming hanno partecipato alla lunga maratona gestita in maniera egregia da un grande Riccardo Luna. In questa occasione in una tavola rotonda con l’amministratore delegato di Intel Brian Krzanich, Massimo Banzi di Arduino e Dale Dougherty di Make.

La Intel annuncia a livello mondiale la nuova scheda Galileo creata in collaborazione con il team di Arduino. Alcuni campioni vengono distribuiti ai fortunati partecipanti al convegno. Successivamente Intel fornirá 50.000 schede a 1.000 università per diffondere la cultura della programmazione e del fare.

Tra una installazione e una applicazione di grafica allo stand incontro Stefano Micelli, Thomas Diez, Massimo Menichinelli e tanti altri amici del movimento dei Makers italiani che sono molto affascinati dal valore umano e tecnologico che stiamo portando a Maker Faire.

Un saluto particolare all’amico Marco Zamperini che ci ha lasciato per sempre pochi giorni dopo il nostro ultimo incontro di Roma. Marco, ci mancherai tantissimo.

Gli organizzatori, legati con le camere di commercio e artigianato, non fanno altro che portare da noi influenzatori di ogni levatura per mostrar loro le tecnologie legate agli ambiti artigianali. La postazione del dentale riscuote un notevole successo e ci si dice che nella seconda giornata sono attese più di trenta televisioni che riprenderanno e. trasmetteranno al loro pubblico gli elementi più interessanti della fiera compresa la nostra area.

Riccardo Luna ci chiede di realizzare un premio da consegnare al vincitore del Techgarage che si sarebbe tenuto nella giornata di venerdì. Con Gianni Battaglino e Mauro Chiarillo usiamo plex, legno e stampa UV con la LEF-12 per realizzare uno splendido trofeo. Una volta visto, Luna comprende che il premio è un esempio lampante di come un maker, come le nostre tecnologie di desktop fabrication possa realizzati manufatti di alta levatura commerciale e ci chiede di presentare sul palco il trofeo e descrivere le tecnologie e le persone che hanno reso possibile la questa realizzazione.

Pur dovendo partire per la fiera Viscom di Milano, chiudendo una telefonata con Massimo, scendo dal Freccia Rossa e ritorno tra gli amici Makers per affrontare la “sfida” del venerdì. Giornata dedicata alla scuola, ai media e alle Start-up con il TechGarage organizzato da Gianluca Dettori di D-pixel.

Orde di ragazzi affollano gli stand. Scuole tecniche, di moda, scuole che formano artisti, tecnici e artigiani ma che non hanno tecnologie a loro disposizione. Alcune demo, per esempio nell’ambito moda rendono chiari i processi e i vantaggi che una nostra tecnologia desktop come un plotter da taglio possa portare ad ogni scuola del nostro paese.
Prendiamo contatti con diverse realtá e alcuni professori che si vogliono mettere in prima linea per far adottare tecnologie e modalitá di pensiero vicine alla terza rivoluzione industriale a scuole che, ahimè , sono legate ancora alla prima rivoluzione industriale.
Anche in questo caso i tutorials e i kit sono indispensabili per penetrare questo mondo,

Nell’area adiacente alla nostra, quella dei FabLab, si tengono a rotazione diversi workshop aperti ai partecipanti che possono usare il nostro GX-24 per creare abbigliamento personalizzato o intagliare testo o grafica con del vinile.

Con Sergio siamo coinvolti ad una vasta serie di interviste da parte di televisioni di ogni genere e grado. La RAI, canale 5, La7 Italia Uno, e tante televisioni locali affollano la nostra area rendendo i nostri artigiani orgogliosi di aver aderito a questa iniziativa.

Nel primo pomeriggio la sala del teatro è piena di ragazzi e Venture capital che ascolteranno le storie e i modelli di business di tante START-up che saranno votate con un sistema innovativo e immediato.
Proprio all’inizio dell’evento vengo chiamato per illustrare il premo che nello stile dei makers è stato realizzato con nostre tecnologie dagli artigiani della nostra area in tempi brevissimi.

Ancora una volta abbiamo mostrato che tecnologie qualitative producono manufatti di pregio e che lo step successivo da maker ad artigiano necessità anche tecnologie affidabili e performanti come le nostre.Il premio viene vinto da Maker Tank, un modello che consente di molto vicino al nostro portale farestampare.www.farestampare.it

Il sabato è la prima giornata di apertura della fiera al pubblico pagante. Circa 15.000 persone affollano ogni angolo di Maker Faire. Alle 15:00 gli organizzatori sono costretti a chiudere gli ingressi per eccesso di presenze. Incredibile.

I nostri artigiani e le nostre persone non si fermano un attimo a descrivere non solo le tecnologie ma la rete umana che consente di essere presente sul mercato con idee nuove sviluppate i maniera artigianale ma con il nostro supporto tecnologico e relazionale.

La domenica, ultima giornata di fiera, si replica quanto visto il sabato. Non c’è un attimo di tregua. Dale Dougherty e tutto il suo staff passa nel nostro stand e rimaniamo a discutere sul concetto “da makers a market”.

Anche lui è convinto che la parte commerciale, l’ingresso sul mercato sia uno step importante per tramutare il movimento dei makers in qualcosa di più impattante nella societá. Il nostro lavoro viene apprezzato tantissimo e Il nostro Mauro Chiarillo, io e Sergio riceviamo il premio “makers of Merit”.

Anche Dale è interessato a dei tutorials che illustrano processi per realizzare manufatti particolari da pubblicare nella diffusissima rivista MAKE:.

Alle 13:00, durante il momento di chiusura ufficiale e di ringraziamento, Riccardo Luna ci da spazio per annunciare il nostro progetto di dare una fresa iModela ad ogni FabLab. La nostra Stefania Cimino sale sul palco per annunciare la nostra volontá di stare vicino ed aiutare in maniera concreta la nascita di nuovi artigiani tecnologici che avverrá solo attraverso la diffusione culturale che sicuramente passerá attraverso i FabLab diffusi nel territorio Italiano.

L’impatto mediatico e la diffusione del movimento è stato qualcosa di incredibile. 35.000 visitatori hanno visitato la fiera. 100.000 persone hanno seguito lo streaming del convegno della prima giornata. La quantitá di contatti di alto livello, interessati a mostrare le nostre tecnologie e la nostra rete di artigiani ai loro network è quanto di più importante potevamo ricever da questa fiera. In questo momento storico la Roland è la casa di produzione che ha un parco macchine utili ed essenziali per trasformare qualsiasi attivitá artigianale analogica in tecnologica. La tecnologia non è formata dal solo hardware ma anche da software e sopratutto da humanware, la nostra rete di artigiani che tramite la condivisione di esperienze e l’uso propositivo degli strumenti su internet riesce a competere su un mercato globale portando l’eccellenza italiana a livelli sempre più alti.


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