Chi non hai mai desiderato una t-shirt con il proprio motto, con una frase simpatica letta su Facebook o con una idea grafica che mai e poi mai troverà in un negozio di abbigliamento?

Molti non sanno che realizzare tutto questo è molto più alla portata di mano di quanto si pensi.
La soluzione più semplice è quella di trovare l’artigiano tecnologico più vicino usando strumenti di ricerca come il portale “farestampare” (in questo momento in beta).

Avendo un minimo di attrezzatura, una valida alternativa, è quella che abbiamo sviluppato con un gruppo di amici e relativi figli: hakathon t-shirt night.

La parola hakathon deriva da hack e marathon. E’ un incontro in cui hackers, ossia gli smanettoni, o meglio persone che si impegnano nell’affrontare sfide intellettuali per aggirare o superare creativamente le limitazioni che gli vengono imposte in tutti gli aspetti della sua vita, si riuniscono per far nascere nuove idee e progettare, coinvolgere e includere nei processi i giovani, che lavoreranno e creeranno queste applicazioni partendo dai temi proposti.

Nel nostro caso il tema della serata era creare magliette personalizzate Ogni partecipante aveva pensato ad una maglietta unica, divertente che rispecchiava la propria personalità.
Con l’aiuto del mio fido CorelDRAW X6, di una Roland STIKA S-12 e di alcuni spezzoni di materiali termotrasferibili della Siser, abbiamo iniziato a tramutare in grafica vettoriale le loro idee e farle tagliare dal piccolo plotter da taglio.

Con taglierini ed altri attrezzi i partecipanti hanno iniziato a capire l’antica arte dello spellicolamento.

Altri partecipanti, come mia moglie Lucia, hanno ricreato una pressa a caldo usando carta forno e un ferro da stiro.
Ed ecco il gruppo di grandi e piccini che mostrano orgogliosi le loro splendide creazioni.

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