Contadino tecnologico

La provincia di Ragusa, mia zona d’origine, è la culla delle primizie. Una distesa enorme di serre che producono tonnellate di pomodori, melanzane, zucchine e ortaggi di ogni forma e tipo.

Alcuni dei miei amici di infanzia hanno proseguito l’opera dei loro padri continuando a gestire questo tipo di coltivazione.
Circa cinque anni fa uno di questi miei amici, durante una cena, si lamentava del grosso impegno nel fare il contadino, vita dura e pochi soldi. Il prezzo pagato era veramente basso e bastava un problema di clima per buttar via il lavoro di un anno. Ma sembra che il problema maggiore era il fatto che i cicli produttivi portavano simultaneamente al distributori la stessa merce facendo abbassare il prezzo.

Differenziati, fu la mia risposta. Fai qualcosa che gli altri non fanno. Non ti concentrare sulla quantità ma sull’unicità. Pensa diverso. Pensa per esempio se metti uno stampo un ogni peperone o zucchina e a crescita avvenuta avrai una forma particolare da rivendere in altri canali che acquisterebbero le tue zucchine non a peso ma a pezzo. Tra un bicchiere e l’altro di buon vino si pensava di creare falli non di silicone ma di buon ortaggio italiano, non solo mangiabili… 🙂

Ero disposto a finanziare questa idea ma lui era fermo nelle sue convinzioni. Zucchine e basta. Niente idee matte. Nessun cambiamento. Così aveva fatto suo padre, così doveva continuare lui.

Su Instructables leggo una storia dove l’idea scaturita durante la cena è stata realizzata. Jim Widess, proprietario del “The Caning Shop” a Berkeley in California ha realizzato i suoi vegetali con il suo ritratto.