Non vi nascondo che questa idea era già nell’aria, l’avevamo ipotizzata con alcuni amici sin dalla nascita dei primi scanner a luce strutturata. Unire diversi hardware con un software che fa da collante è un sistema economico e immediato per espandere le funzioni tradizionali di una periferica. Uno degli esempi più eclatanti sono le App dell’iPhone o di Android.

In questo caso i due elementi del PicoScan 3D scanner sono una standard fotocamera reflex della Canon EOS 1000D (la stessa posseduta da mia figlia Selene) con un altrettanto standard picoproiettore. Il tutto viene controllato con il motore di scansione 3D Mephisto.

Un brevissimo set-up e pochi click per essere pronti alla prima scansione 3D ad alta qualità.
Il pacchetto viene venduto ad un prezzo veramente allettante, praticamente oltre ad uno scanner 3D ci ritroviamo con un ottima fotocamera reflex e un utilissimo pico proiettore utilizzabile per altre 100 diverse applicazioni.

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