Povere parole

Ore 13:00
Meeting col Product Manager”Buongiorno a tutti. Questo lightning meeting vi avrà stupito, ma era necessario un check in progress del main project in cui è attualmente impegnato il nostro team.

Purtroppo, nonostante l’impegno finalizzato a massimizzare gli assets a valore aggiunto, la penetrazione del nuovo prodotto è stata bassa in tutte le aree Nielsen, mentre continua il trend positivo dei competitors individuati nella cluster analysis.

Anche da un primo feedback della pantry audit effettuata su un ristretto target group è risultato uno scarso appetizing appeal del prodotto. Attitude non allineata con il mood che volevamo proporre? Reason why non conforme alle aspettative del segmento?

By definition l’obiettivo mancato non rientra nell’identity della nostra corporate e finora, pur essendo stati fortemente proattivi, con questo prodotto siamo solo riusciti a raggiungere il break even point.
Ma è da qui che dobbiamo ripartire per una ridefinizione della brand strategy e un riassetto delle variabili situazionali. E come possiamo affrontare tutti insieme questa nuova sfida?

Skills sharing, ecco la risposta. Massima sinergia convergente sul superamento delle weaknesses del business. Team working. Solo così potremo farcela. Come sapete il timing è serrato e forti sollecitazioni a raggiungere questo nuovo traguardo mi sono giunte direttamente dal CEO.

Sono perciò convinto che accetterete con entusiasmo il mio invito a un brainstorming outdoor sabato prossimo in una location ideale per dare libero sfogo alla nostra creatività di problem solver.

Conto sulla presenza di tutti. Di tutti. Perchè solo insieme riusciremo a trasformare threats in opportunity e riusciremo a farlo rispettando la dealine.”

Parole povere

Ore 13:00
Riunione, pure oggi salta la pausa pranzo”Buongiorno a tutti. È inutile che mi guardiate con quella faccia, lo sapete bene perché siete qui. Avete fatto un casino, fallimento su tutti i fronti e non vedevo l’ora di dirvelo.

Vi siete giocati tutte le cartucce e non ce l’avete fatta lo stesso. Il nuovo prodotto non va, non piace, non si vende. Nord, Sud, Centro, destra, sinistra, alto, basso: non se lo compra nessuno. Indovinate un po’ cosa si comprano invece i nostri clienti? Indovinato?

Ho guardato pure nella dispensa di mia madre e non se l’è comprato neanche lei. Dico, neanche quella santa donna di mia madre. E sì che le avevo anche telefonato per convincerla. Ma per quale ragione, dico io, uno dovrebbe comprarsi i vostri fagioli neri, chiusi in una scatola nera, immersi in un liquido nero?

Perché? Dicevate che erano chic, no? E invece secondo me, oltre a non essere chic, portano pure rogna. Comunque. Com’è, come non è. Bisogna salvare il salvabile, perché finora è stata più la spesa che l’impresa.
Allora che mi dite? Qualche idea? Nessuna? Bene.

Allora, dato che se rimango a lavoro pure questo fine settimana mia moglie se ne va di casa e porta via i mobili, sabato mattina venite tutti a Frascati, nella mia villetta, a spremervi ben bene il cervello per partorire una soluzione.

Se no ci stavolta ci cacciano tutti e ricordatevi che se io finisco col culo per terra, voi venite giù con me. E che non manchi nessuno. Capito Bottazzi? Non mi venire a dire un’altra che hai la dodicesima ecografia di tua moglie. Dico la dodicesima in 5 mesi! Manco è nata ‘sta bambina e c’ha già pronto il calendario per Max.

Allora ci vediamo domattina. Pranzo al sacco, naturalmente. E cominciate a pregare. Abbiamo una settimana, poi kaputt.”

Roberta Casasole
[email protected]

www.7thfloor.it

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