Roland Business Meeting – 2 giorno

Partenza anticipata per la Roland DGA per ascoltare il messaggio del presidente della Roland DG, Tomioka, venuto dal giappone per un meeting con il presidente Bob Curtis. Messaggio breve, coinciso, sulla nostra forza di coesione per affrontare il mutevole mercato della stampa digitale.

Vado alla Roland ASD, sezione distaccata della Roland DGA che si occupa esclusivamente del mondo 3D. Mi viene a prendere Pedro con una Mustang 5700. Orgoglioso della sua scintillante automobile durante il breve tragitto da sfogo ai carburatori.

Carino il minitraining center da 6 posti dove presentano software e soluzioni 3D.

Interessante scambio di presentazioni e informazioni e siamo pronti per ritornare alla sede centrale.
Nella bella sede della Roland ASD sono rimasto colpito dall’idea he hanno avuto creando una parete dove i dipendenti possono mettere tre quadri con tre soggetti preferiti. Dopo pranzo assistiamo all’incontro trimestrale della Roland DGA. Presentazioni veloci e dinamiche del direttore marketing, vendite e human Resource che illustra una indagine sui comportamenti dei dipendenti. Viene presentato il “concorso” PASSION@WORKS una bellissima idea che premia i più passionali nel lavoro. Tre premi, tre targhe, una in particolare che sarà utilizzata da testimone ogni trimestre.

Applausi e saluti, e intanto siamo pronti per la partenza per Las Vegas.
I controlli in aeroporto per i voli nazionali sono incredibili. Mi fanno levare oltre la cintura anche le scarpe e controllano pezzo per pezzo tutti i gadget che mi porto sempre appresso. Dopo la lunga attraversata del deserto del Nevada appare un oasi di luce: Las Vegas, il parco giochi per grandi americani. Aeroporto scintillante, prendiamo uno shuttle che fa il giro degli alberghi. L’autista di colore, appena mette in moto il minubus si gira e urla: “siete veniti a Las Vegas per dormire o per divertirvi?”, la risposta in coro da parte di tutti gli americani è stata inappellabile “PER DIVERTIRCI!“.

Luci, luci, luci, arriviamo al nostro albergo, il Luxor. Dopo un ora di fila alla receprion finalmente ci danno la camera. Cena in uno dei

tanti ristoranti dell’albergo e subito a nanna, ci aspetta una dura giornata di fiera con tanto di seminari…anche se è difficile credere che alle undici di sera, a Las Vegas sei in camera con il pigiamino. Anche per me stesso è difficile da credere che sto quà.

…..continua.