Uno dei grossi problemi della comunicazione odierna è di avere a che fare con due sistemi distinti: l’analogico e il digitale. Non possiamo fare a meno di stampare un depliant come non possiamo fare a meno di caricare dei filmati su Youtube per mostrare dinamicamente le meraviglie di un eventuale prodotto.
Uno dei sitemi per connettere l’analogico al digitale è il QR-Code. In Roland abbiamo adottato i QR-Code ancor prima che li scoprissero la Gazzetta dello Sport e tutte le riviste.  In questo caso rimandiamo la stampa verso i contenuti digitali utilizzando i “gingilli”, ossia schermi, smartfhone, tablet che ci accompagnano nella nostra vita.

Ma a volte non basta. l’operazione di apertura di un contenuto incluso in un QR-code include alcuni elementi che non sempre sono fruibili dall’utente medio.
Altra soluzione è quella della Realtà Aumentata ma anche in questo caso il “gingillo” deve essere presente. Sia per il QR-Code che per l’AR Non tutti hanno la APP per poterli leggere oppure nel momento in cui dovrebbero fruire del contenuto manca la rete o, ancor peggio, non si ha voglia di tirar fuori il “gingillo” per questi funambolismi digitali.

L’esigenza di ampliare i contenuti è sempre più forte ed ecco che dai laboratori della Fujitsu, nei pressi di Kawasaki in Giappone, hanno annunciato una rivoluzionaria interfaccia per avvicinare sempre di più il mondo reale con il digitale.

Il sistema è molto interessante ed è basato sul riconoscimento del posizionamento delle dita tramite una camera posta nella parte superiore del prodotto e un proiettore che risponde visivamente all’iterazione.

Per il momento sono diverse le cose fattibili con questo sistema. Annotazione di testi stampati, identificazione di note, memorizzazione di aree e tanto altro.

Fujitsu pensa di commercializzare questo prodotto nel 2014.

Io credo che , nell’arco di qualche settimana, utilizzando Processing, una webcam e un pico-proiettore ci sarà un makers che avrà replicato e migliorato questo interessantissimo progetto rendendolo disponibile a chi ama l’innovazione e vuole contribuire ad amplificare il mondo analogico con le meraviglie del mondo digitale.

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