Arduino è la soluzione. Un sistema semplice ed economico per progettare, prototipare e poter proporre ai vostri clienti soluzioni spettacolari ad effetto wow!
In questo Corso dedicato al progetto Arduino forniremo anche ai meno esperti le informazioni di base necessarie per iniziare a programmare con questa piattaforma che, proprio per la sua semplicità, ha riscosso un successo senza pari in tutto il mondo, avvicinando all’elettronica ed alla programmazione persone che mai avevano affrontato questi argomenti.
Il primo giorno analizzeremo Arduino, i modelli, le specifiche e il linguaggio di programmazione.
Il secondo giorno sarà dedicato all’analisi dei sensori ed alle loro variabili.
Il terzo giorno applicheremo i concetti aquisiti in un progetto di “interactive Visual Communication” dove l’interattività sarà abbinata ad un progetto di comunicazione visiva.
Il mondo della comunicazione visiva sta cambiando. La sola grafica non basta per catturare l’attenzione del cliente. Servono nuove strategie. Serve una sorta di interazione tra la persona e il messaggio. Il messaggio deve prendere vita. Oltre la stampa c’è l’esigenza di espandere ed integrare qualsiasi comunicazione con tutto ciò che la tecnologia odierna ci può offrire.
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Da una parte sono nati sistemi come il Digital Signage che tentano di colmare questa lacuna. Quest’ultima è una forma di comunicazione di prossimità sul punto vendita nota in Italia come segnaletica digitale, videoposter o cartellonistica digitale. I contenuti vengono mostrati attraverso schermi elettronici o videoproiettori appositamente sistemati in luoghi pubblici. Per chi vuole approfondire l’argomento vi rimando alle discussioni sul “Digital Signage” presente nel Forum degli Artigiani Tecnologici.
Questo non basta, serve altro per attirare l’attenzione del sempre più “distratto” utente. Serve qualcosa che lo coinvolga, qualcosa che lo catturi, che lo porti a fruire dell’informazione che noi vogliamo proporre.
Se da una parte della soluzione c’è la stampa digitale e l’eventuale scontorno della grafica, l’altra parte della soluzione si chiama Arduino.
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Cos’è Arduino?
Arduino è una piccola scheda elettronica, un software e una community. La scheda ha le dimensioni di una carta di credito che rende facile ed accessibile imparare a programmare un microcontrollore permettendoti di realizzare tanti incredibili progetti, il tutto senza dover diventare un ingegnere elettronico.
Oltre alla scheda elettronica, Arduino include anche un ambiente di sviluppo (IDE in inglese) cioè un programma che gira sul tuo computer nel quale scrivi i programmi che vuoi caricare sulla scheda Arduino.
Arduino si porta dietro anche una sua filosofia su come si fanno le cose, basata sull’esperimentazione pratica che è stato il fulcro del  corso appena concluso dedicato al progetto Arduino e alla nascente VIC.
In questi tre giorni abbiamo  fornito anche ai meno esperti le informazioni di base necessarie per iniziare a programmare con questa piattaforma che, proprio per la sua semplicità, ha riscosso un successo senza pari in tutto il mondo, avvicinando all’elettronica ed alla programmazione persone che mai avevano affrontato questi argomenti.
Giorno 11-12 e 13 aprile abbiamo tenuto in Roland il primo Workshop sulla VIC ed Arduino.
Erano presenti al corso 28 persone di cui professori e studenti dell’università di Design di Camerino, e diversi nostri artigiani tecnologici.
il corso si è svolto in tre giornate per dar modo di dare le giuste informazioni e un giusto tempo per creare.
Il primo giorno, insieme a Davide Gomba di Officine Arduino e di Uwe Federer e Mirco Piccin, utenti esperti del forum di Arduino, abbiamo parlato di Arduino e del linguaggio di programmazione. Dopo aver consegnato un kit (arduino, breadboard, fili, sensori e componenti vari) ogni partecipante ha iniziato a creare delle piccole e semplici applicazioni interattive.
Oltre il linguaggio di Arduino è stato illustrato il potentissimo linguaggio “PROCESSING” e Fritzingper creare i circuiti stampati dei progetti.
La seconda giornata, dopo aver mostrato alcuni esempi complessi abbiamo deciso di dividere i partecipanti in sei gruppi di lavoro basati su alcune caratteristiche di quello che abbiamo chiamatoInteractive Visual Communication.
I gruppi, nati dalla miscelazione dei vari partecipanti erano:
  1. Light – luce, led, colori, illuminazione
  2. Touch – sensori tattili. stampa interattiva
  3. Motion – motori, movimento, dinamica interattiva
  4. Music – suoni, audio
  5. Education – installazioni didattico interattive
  6. Ambient – interazione che nasce dall’ambiente come scenografie o proiezioni
La passione di ogni partecipante o la propensione a fare qualcosa li ha portati a partecipare ad uno dei gruppi.
Nella prima fase avevano a disposizione un paio di ore per fare un brainstorming e presentare a tutti quanti la loro idea che volevano sviluppare.
Abbiamo modificato la struttura della classe creando dei tavoli di lavoro per ogni gruppo.
Le presentazioni sono state raccolte su una cartella condivisa di Dropbox dove lavoravamo in tempo reale.
Le presentazioni, pur essendo brevi erano chiarissime grazie ai rendering e alla cultura accademica dei designer e definivano degli intenti molto avanzati e interessanti. Tutti i progetti nella fase di sviluppo hanno ricevuto l’aiuto dei tre ragazzi di Arduino ed anche un video collegamento Skype conSimone Majocchi di Elettronica In che sta completando il suo secondo libro su Arduino.
L’ambiente era molto carico di energia e per non perdere il ritmo, un catering, ci ha consentito di proseguire i lavori sino le dieci di sera.
L’indomani, terzo ed ultimo giorno di corso, si finalizzava il codice e si iniziavano ad usare le nostre periferiche per dare una forma concreta ai sei prototipi.
Hanno stampato su vinile con plotter VersaCamm, hanno tagliato rame adesivo con plotter da taglioGX, hanno fresato circuiti elettronici con iModela, o realizzato elementi dei prototipi con forex e Egx-600Tutto da soli con l’esperienza degli artigiani tecnologici dei vari gruppi.
Alle 11,30 abbiamo dato la dead-line per la presentazione degli elaborati a tutti i partecipanti.
light
Il gruppo Light ha presentato un cubo di plexiglass bianco con coperchio e camera per riporre oggetti all’interno. Il cubo era illuminato con dei led rgb e presenta di default un colore. Una volta aperto il colore si modifica e si entra la mano iniza a lampeggiare con altro colore. Oltre l’uso come lampada si è pensato di usarlo come ulna per votazioni compreso un contatore di voti.
music
Il gruppo Music ha usato una fisarmonica Roland per aggiungere tramite arduino altre funzionalitá. È stata aggiunta una barra di led rgb che cambiano colorazione e dinamica in base a quali tasti si suonano ed inoltre è stata aggiunta una sorta di flash ogni volta che si batte con la mano sulla fisarmonica.
touch
Il gruppo Touch ha creato un sistema per dare interazione alle stampe usando del rame da posizionare sotto la stampa. Vetrine, poster, cartelli vari potranno vivere di vita propria. Il sistema funziona anche se non si appoggia la mano riconoscendo il posizionamneto a circa tre centimetri di distanaza. Costo irrisorio, al di sotto dei 30 euro per installazione.
motion
Il gruppo Motion ha usato un manubrio di harley davidson catturando i segnali dei vari pulsanti di frecce ed altro ed ha creato un modellino di moto che rispondeva alle vari azioni fatte sul manubrio.
education
Il gruppo education ha creato con una webcam e un sensore di presenza un sistema per creare dei cartoni animati in stop motion in una maniera semplice e immediata. Un altro uso del sistema progettato da questo gruppo è la scansione di documenti come libri ed altro.
ambient
Il gruppo Ambient si è cimentato nell’uso di un sistema di realtà aumentata che riconosce la faccia e proietta nel corpo una grafica scelta dal sistema. Hanno inostre creato un sistema motorizzato che cambia la rotazione di elementi scenografici in base alla distanza dell’attore.
Abbiamo deciso di premiare il miglior progetto pubblicando ogni singolo progetto sul nostro forum sulla nuova sezione dedicata al VIC e facendo scegliere il vincitore dalla community.
È una nuova era della comunicazione, molto più impattante ed economica del digital signage. In Roland l’abbiamo scoperta ed ora, dopo un anno esatto dalle prime discussioni, siamo fieri di aver battezzato in neonato VIC.


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