Qualche anno fa, dopo aver letto un libro di Malcom Gladwell ero rimasto affascinato dal potere della lettura delle espressioni facciali. Forse non tutti sanno che il 60-80% della comunicazione è non verbale. Ovvero, al di là delle parole e dei movimenti consci, occhi, mani, piedi, muscoli facciali… tradiscono in maniera inconsulta pensieri, sensazioni, atteggiamenti. Perciò, osservando i nostri interlocutori, possiamo facilmente interpretarne desideri e intenzioni, e anche cogliere le dinamiche fondamentali dei rapporti umani, da quelle di potere al corteggiamento, dall’autodifesa alla prevaricazione.
Quest’estate ho letto un altro libro che approfondisce l’argomento:
Perche mentiamo con gli occhi e ci vergogniamo con i piedi?

Uno dei guru a livello mondiale su questi studi è Paul Ekman , attraverso i suoi studi è stato possibile arrivare ad una descrizione particolareggiata del comportamento di molti muscoli facciali, scoprendone la straordinaria complessità che può far si che sul volto, nel giro di pochi secondi, possano comparire delle ‘microemozioni’ che la maggior parte degli osservatori non riescono nemmeno a cogliere, data la durata molto breve della loro apparizione.

Le emozioni segnalate dal volto sono state studiate attraverso l’osservazione attenta di fotografie e videofilmati, esaminati al rallentatore.

Eckman ha individuato tre tecniche che normalmente le persone utilizzano per sviare l’interlocutore dal comprendere l’emozione che prova:

  • La dissimulazione. L’espressione spontanea viene dissimulata, fatta scomparire dal volto. Il soggetto sembra accorgersi di quello che rischia di manifestare, per cui interrompe bruscamente l’emozione che gli si sta stampando sul viso, coprendola con una espressione diversa.
  • L’attiva falsificazione. Quando nasce una emozione i muscoli facciali si attivano in maniera automatica : per abitudine o per scelta si può riuscire ad impedire queste espressioni nascondendole attraverso una maschera, una ‘emozione finta’, che in genere è il sorriso.
  • E’ più facile fingere emozioni positive che negative : la maggior parte delle persone trova infatti difficilissimo imparare a muovere volontariamente i muscoli che sono necessari per fingere realisticamente dolore e paura; va un po’ meglio per la rabbia e per il disgusto.

Nel suo libro, I volti della menzogna, Eckman ci fornisce almeno tre indizi per poter ritenere che una espressione non sia sincera : asimmetria, tempo e collocazione nel corso della conversazione.

  • Asimmetria. In una espressione facciale asimmetrica le stesse azioni compaiono nelle due metà del viso, ma sono più intense su una parte anziché nell’altra.
  • Tempo. Le espressioni di lunga durata (dai 10 secondi in su) sono probabilmente false perché le espressioni autentiche non durano così a lungo.
  • Collocazione. Se qualcuno finge di arrabbiarsi e dice ad esempio ‘non ne posso più di come ti comporti’ dobbiamo guardare attentamente alla mimica : le espressioni del viso non sincronizzate coi movimenti del corpo costituiscono probabili indizi di falso.

Nel suo sito potete partecipare ad un corso: il F.A.C.E. Training dove studiare e comprendere meglio i segreti delle espressioni facciali.

Su questo argomento è nata anche una serie televisiva Lie To Me che racconta le vicessitudini di uno studioso, Cal Lightman, specializzato in psicologia delle emozioni.
La storia e il personaggio del Dr. Lightman sono ispirati agli studi del Dr. Paul Ekman, mentre le tecniche utilizzate rispondono scientificamente ai nomi di cinesica, prossemica, semiotica.

Per chi, come me, non riesce a fermarsi lalla lettura di un semplice post vi alleggerisco un paio di click di ricerca inserendovi i link di tutte le puntate della prima stagione da vedere in streaming:

1×01 Mentire per amore
1×02 Dire la cosa giusta
1×03 Segreti Di Famiglia
1×04 Amore In Pericolo
1×05 Rivelazioni Pericolose
1×06 Insospettabile
1×07 La scelta giusta
1×08 L’inganno
1×09 L’amore non ha prezzo
1×10 Dietro le spalle
1×11 Fuoco amico
1×12 Serial killer
1×13 Sotto assedio

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