Tutto esaurito, nessuna possibilità di assistere dal vivo all’Aida che è andata in scena settimana scorsa al Teatro Antico di Taormina. Ero curioso di assistere alla sperimentezione della scenografia in proiezione ad alta definizione. Questa innovazione trasformerà il palcoscenico senza bisogno dei macchinosi e difficili cambi di scena come già discusso nel post dove analizzavo questa nuova forma di comunicazione luminosa.
Tartasserò di domande i miei amici Alessandro e Serenella che avevano acquistato i biglietti in poltronissima da non meno di tre mesi fa.
La prima parola detta da Alessandro è stata “INCREDIBILE”, seguita da “ECCEZIONALE”, “TROPPU SPACCHIUSA!” un termine siciliano che racchiude i due aggettivi. La regia e scenografia di Enrico Castiglione ha colpito nel segno. E’ lui che ha avuto l’idea di trasformare le rovine greco-romane del teatro in uno straordinario “schermo cinematografico” a tre dimensioni.
“Abbiamo scelto tra migliaia di immagini di ambienti egizi, poi abbiamo calibrato le proiezioni sulle colonne, sui basamenti, praticamente pietra su pietra”, dice Enrico Castiglione. “Le colonne diverranno colonne egizie, o palme di giardini, per esempio… Un lavoro su misura per il Teatro Antico; il cui principio, però, può valere per ogni teatro. E’ inutile, è anacronistico spendere cifre enormi per scenografie che dopo poche repliche verranno buttate. Noi abbiamo ridotto i costi a meno di un decimo rispetto a certi allestimenti”. Faraonici, insomma, saranno gli altri.
Aida sarà interpretata dal soprano belga Isabelle Kabatu, Amneris da Rossana Rinaldi. Radames avrà la voce dell’amico compaesano tenore svizzero-siciliano (ex tipografo) Salvatore Licitra.
Noi (che eravamo assieme ad Alessandro e Serenella), aggiungiamo il seguente commento: "di rizzari i carni"! Vincenzo e Silvia