Riporto integralmente questa bellissima lettera che ho appena ricevuto
dall’amico Enzo Canettieri di Sora.

Carissimi Rolandiani, è con la gioia e la soddisfazione che forse capita poche volte nella vita che vi scrivo queste righe per raccontarvi e rendervi partecipi di quanto mi è accaduto. Venerdi 8 marzo ci siamo incontrati, come sicuramente ricorderete, alla manifestazione di Spinaceto dove vi ho fatto presente che proprio quel giorno mi era stato commissionato un lavoro davvero particolare: stampare il catalogo più grande del mondo! Ricordo con affetto che tutti voi, Giovanni Re, Roberto Corsini, Mario Picchio mi avete subito fatto i complimenti e le congratulazioni e che comunque non erano di rito, ma sincere e molto sentite. Mi sono imbarcato in questa avventura, ci sono voluti ben 6 giomi di stampa a 18 ore al giorno, e considerando che lavoro da solo potete ben capire come mi sentivo man mano che i giorni passavano. Dopo aver fatto una super pulizia, che non facevo da tempo, al mio SJ 640 ho iniziato a stampare i 700 mq. che ci sono voluti per allestire questo mega catalogo. Faccio presente che è stata l’unica pulizia che ho fatto e che tutto è filato liscio come mai potevo immaginare ma che comunque mi auspicavo. Come ho detto nella mia azienda lavoro da solo in produzione, mia moglie in amministrazione, e quindi dovevo anche ricevere quei clienti che si presentavano e che però non potevo soddisfare facendo capire loro quali erano i motivi. Subito si è sparsa la voce su cosa stessi realizzando. C’è stato come un pellegrinaggio di gente che curiosa voleva vedere quest’opera, tra cui diversi giornalisti che mi hanno fatto anche molte fotografie mentre stavo lavorando. Sabato 17 marzo, in contemporanea, su quattro giornali locali: “Cioceria Oggi”, “La Provincia”, “Il Quotidiano” e “Il Messaggero – cronaca di Frosinone” c’erano articoli che riportavano questa notizia dando notevole risonanza e che vi allego. La gioia e la soddisfazione, come già vi ho detto, è stata immensa! Sono ben 27 anni che ho questa azienda e di soddisfazioni ne ho avute tante ma mai potevo immaginare di viverne una così. Sono poco più di due anni che dalle classiche offset, macchine serigrafiche ecc. e con un bagaglio familiare quasi centenario nel settore tipografico sono passato al digitale e ho fatto questo passo con voi che mi avete accolto nella vostra grande famiglia e seguito sempre con grande professionalità; quante volte ho rotto le scatole al grande Stevan che sempre mi ha risolto i problemi con calma serafica. In questi due anni ho avuto uno stravolgimento all’interno della azienda; ho comprato ben 3 plotter, sia a solvente che a pigmento, sempre e solo Roland, anche se la concorrenza avrebbe fatto carte false per vendermene uno loro, macchina digitale di piccolo formato, varie taglierine, e tutto l’occorrente e le altre attrezzature che necessitano per poter lavorare al meglio nel settore del digitale, ho anche acquistato uno spettrofotometro perché nulla va lasciato al caso e mi sono anche trasferito in un locale bellissimo. Tutto questo mi ha da subito collocato nel giro giusto, c’è anche da dire che la lunga tradizione di famiglia mi ha aiutato molto, e dal primo momento ho cominciato questo lavoro in grande ascesa e a fare numeri di grande rilevanza. Sono orgoglioso e mi vanto di essere un «Vostro» “Artigiano Tecnologico”! Certo tutto non è stato così facile, capire e conoscere tutti i nuovi materiali sui quali si può stampare è stata la cosa più difficile e più onerosa (il magazzino costa). Ma ormai anche questo fa parte di quella esperienza che ho e che ho fatto sul campo. Facciamo un lavoro che ci appassiona tanto da non sentire mai la stanchezza, da non conoscere la famiglia, da annientare anche la nostra persona, e tutto questo non per il vile denaro ma per quelle soddisfazioni personali che può capirle solo chi è come noi. A tutti i colleghi auguro di poter vivere almeno una volta un’esperienza come la mia! I momenti duri e difficili capitano spesso e a tutti, ma mai abbattersi e abbandonarsi, siamo una razza a parte, anche quando tutto sembra ormai compromesso abbiamo quella forza interiore che sempre ci fa risollevare e sempre più forti di prima. Credo che questo mio sia l’esempio più tangibile di quello che Mario Picchio definisce “Vincere senza competere!” Restando sempre in attesa di una vostra visita, con tutto l’affetto che provo per voi vi saluto e vi abbraccio tutti e altro non mi resta che dire

AD MAJORA

Enzo Canettieri





Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *