Più di dieci anni fa, durante un meeting in Canada, incontrai il vice presidente della Corel, Allan Burch. Dopo un anno Allan venne in Italia durante Smau per assistere alla presentazione di CorelDRAW 5. La cosa che mi lasciò di stucco fu che Allan mi chiamò per nome ricordandosi degli aneddoti che avevo raccontato in Canada l’anno precedente.
Il sentirmi chiamare per nome dal vice presidente di una multinazionale mi fece sentire importante. Da quel momento ho sempre pensato che è di importanza basilare ricordarsi i nomi delle persone che incontro. La cosa non è semplice ma se si segue un metodo si può riuscire nell’intento.
Il primo metodo l’ho imparato dall’amico Roberto Vacca che mi ha regalato il libro “Come imparare più cose e vivere meglio”. Da lui seguo con fermezza il consiglio di non andare a letto se non si è imparata una cosa nuova ogni giorno.
Con il metodo di Roberto Vacca, imparato in circa venti minuti , riesco a ricordarmi un centinaio di oggetti anche se dettati in ordine sparso, dal primo all’ultimo o dall’ultimo al primo.
Proseguendo le letture sulla memoria mi sono imbattuto nel sito di Gianni Golfera , dal quale ho comprato il sul libro “memoria e metodo” che mi ha aperto nuovi orizzonti anche su come ricordarsi numeri, codici o eventi complessi.
Vi consiglio vivamente di scaricare e leggere il primo capitolo del libro di Golfera.
Il metodo è basato sul sistema E.M.A.I.C.E. lo dimenticheremo!
Ossia su Esagerazione, Movimento, Associazione Inusuale e Coinvolgimento Emotivo.
Quando questi quattro elementi sono fissati in una immagine questa passa dalla memoria a breve termine a quella a lungo termine.
Provate a pensare al 11 settembre. Sicuramente vi ricorderete i particolari perchè Esagerazione, movimento, associazione inusuale e coinvolgimento emotivo erano presenti simultaneamente.
Anche nelle pubblicità funziona questo metodo: …se vi dico pennello?

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