Buona parte della mia vita l’ho dedicata alla formazione. Sin da piccolo avevo capito che per imparare al meglio qualcosa non c’è cosa migliore che spiegarla ad altri. Anche questo blog nasce con lo stesso scopo. Scrivere qualcosa consente al nostro cervello di congelarlo nella memoria a lungo termine. Tutti gli argomenti che passano nel nostro flusso quotidiano di informazioni, se non debitamente rimarcate andranno velocemente nel dimenticatoio e molte volte, quella semplice informazione ormai persa avrebbe di sicuro migliorato, accelerato, ottimizzato e creato nuove idee, prodotti o servizi.

La scrittura diventa a questo punto un metodo funzionale per memorizzare cose ma quando dal dire si passa al fare, qual’è il miglior modo per imparare una nuova abilità? 
Ascoltando un insegnante?
Leggendo un manuale?
O semplicemente provandoci?

Il primo slogan del Roland Training Center era:
Se ascolti dimentichi, se guardi ricordi, se fai impari!

Il fare, l’azione concreta, lo sporcarsi le mani porta ad un livello altissimo di concentrazione e l’azione dei neuroni specchio consente di emulare al meglio ciò che vogliamo replicare. 
La scoperta di questi neuroni specchio avviene all’università di Parma da parte del team di Giacomo Rizzolatti che durante uno studio sull’attività neuronale di alcune scimmie si accorge che mentre un assistente prendeva una banana da un cesto, alcuni neuroni della scimmia, legati ad azioni motorie, si erano attivate senza che la scimmia si fosse mossa. 

la scienza ci dice che siamo biologicamente costruiti per stare insieme agli altri, per provare le stesse emozioni degli altri.  I neuroni specchio, dotate della caratteristica di attivarsi sia quando osserviamo un’azione sia quando la compiamo noi stessi. Insomma, sono i neuroni dell’empatia. Trovano così spiegazione molti dei nostri comportamenti individuali e sociali, e si trasforma il nostro modo di intendere percezione, azione e linguaggio. Secondo alcuni, la scoperta dei neuroni specchio ha rivoluzionato l’idea che abbiamo della mente umana “come il Dna ha rivoluzionato la biologia”.

Il miglior consiglio che mi sento di dare per chiunque voglia appropriarsi di una nuova abilità è quello di spendere almeno 15 minuti al giorno vedendo dal vivo chi sta sviluppando quella abilità, una sorta di spuntino del fare. 

Noi esseri umani abbiamo una grande fortuna, quella che ci consente di imparare dai nostri simili semplicemente osservandoli con la voglia di replicare quanto visto. L’esercizio può essere fatto anche mentalmente, ripetendo con dovizia di particolari mosse e procedure. Se siete concentrati il cervello confonde lo stato d’immaginazione con la realtà e vi accorgerete che qualsiasi sfida diventa più semplice se copiamo le azioni da chi ha già risolto al meglio il problema. 

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