Oggi a Robotica, l’unica fiera italiana nel campo della robotica umanoide e di servizio, ho pianto.

Quando vedi un piccolo essere umano giocare teneramente con un piccolo essere artificiale, hai visto uno spiraglio di un probabile futuro dove le macchine saranno più vicini a noi esseri umani di quanto lo siamo adesso.
Quando vedi un uomo in sedia a rotelle indossare delle “gambe” artificiali e dopo pochi minuti alzarsi ed iniziare a camminare ho l’impressione che la differenza tra miracolo e tecnologia sia sempre più esile.
Il piccolo Robot androide è realizzato dall’istituto Italiano di Tecnologia di Genova, si chiama iCub e pur avendo la “mente” di un bambino di 4 anni è capace di apprendere. In questo momento il progetto (aperto) è stato adottato da 20 laboratori mondiali. 
La seconda storia, il “miracolo”, è dato dall’esoscheletro robotico Ekso. Alimentato con una batteria si indossa e si fissa nel busto e nelle gambe. Tramite dei controlli sulle stampelle aziona i motori dell’esoscheletro e consente alle persone disabili di ritornare a camminare.

Come diceva Arthur C. Clarke , “ogni tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia”. Dopo oggi, mi sento di sostituire la parola “magia” con la parola “miracolo”.

3 thoughts on “Tecnologia Miracolosa

  1. Ogni tecnologia avanzata e` progresso, ma per potersi chiamare veramente così `, deve essere accessibile a tutti.
    Tanti di questi miracoli, sono e saranno sempre, accessibili a pochissimi.

  2. Si parte per pochi per poi trovare chi recepisce l'idea e la tramuta per tanti. Quanto costavano le automobili quando sono state immesse nel mercato da Ford?
    Quanto costava un computer o un Mb di RAM qualche decennio fa?

    Oggi l'esoscheletro costa 130.000$ ma domani potrebbe costarne 10$. Basta che ci sia qualcuno che inizia a pensare come ottimizzare le cose.

    Tra l'altro oggi un bicchiere di plastica costa meno che lavarne uno di vetro.

  3. Scusate il mio modesto parere:
    La formula1 per quanto riguarda le auto è sempre il massimo e con cifre da capogiro. Bene, dopo 5 o 6 anni al massimo quella stessa tecnologia la ritroviamo nelle auto che guidiamo tutti i giorni.
    Agostino

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