Come ogni Natale, arrivo ad Acate, mio paese natale in Sicilia, apro la cassetta della posta e tra le varie bollette e lettere pubblicitarie trovo una cartolina inviata dall’amministrazione comunale a firma del sindaco Giovanni Caruso.

La riporto integralmente per rendervi partecipi delle emozioni che mi ha suscitato a fine lettura.
Carissi concittadini,
quest’anno la festività del Santo Natale coincide con una crisi economica mondiale che ha messo in difficoltà tante famiglie fino a compromettere la sopravvivenza. Sono momenti, questi, che richiedono tanta solidiaretà, pazienza e maturità per contribuire a superare un cisì difficile periodo. Anche le pubbliche amministrazioni risentono degli effetti negativi di tale congiuntura e duole il cuore a non potere fare di più per le persone e famiglie che hanno maggiore bisogno. E’ con questo stato d’animo che mi rivolgo a tutti voi e alle vostre famiglie, a nome personale e dell’intera Amministrazione Comunale i più affettuosi Auguri per un Santo Natale e un 2009 migliore dell’attuale.
In poche parole Buona Sfiga a Tutti!
Personalmente non voglio dare consigli al sindaco ma di solito chi è a capo di una comunità dovrebbe dare energia, ottimismo e grinta per affrontare e superare qualsiasi ostacolo. 
A questo proposito vorrei citare un aneddoto di Rudolph Giuliani, il sindaco di New York, una città qualche abitante in più di Acate. Giuliani verso fine Agosto 2001 era stato invitato ad accompagnare all’altare una ragazza, orfana di padre pompiere. Il matrimonio era fissato per il 16 settembre. Capite da soli che dopo l’11 settembre del 2001 gli impegni e problemi da gestire di  Giuliani erano molto più importanti rispetto la richiesta della futura sposa. Lei lo chiamò dicendo che capiva benissimo la situazione ma Giuliani rispose che non solo era disposto a farlo ma lo voleva proprio
In una intervista dell’epoca disse: l’idea che anche nei momenti peggiori, si possa trovare conforto nelle cose belle della vita è quello che rende la vita stessa degna di essere vissuta.”

Una donna, madre di un ragazzo che risultava nell’elenco dei dispersi disse: “E’ grande quello che ha fatto il sindaco. Ci ha dato qualcosa di felice cui assistere.”

Due sindaci, due momenti critici, due modi diversi di augurare qualcosa di bello. 


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