Sono ormai più di 20 anni che manco dal mio paese di origine, Acate, 8000 anime in provincia di Ragusa. Almeno tre volte l’anno vado a trovare i miei familiari e quelli di mia moglie (mogli e buoi dei paesi tuoi) e naturalmente il gruppo dei vecchi amici.
Con quest’ultimi di solito ripercorriamo quanto facevamo da bambini e analizziamo cambiamenti sull’ambiente e stili di vita.
Dopo diverse discussioni siamo arrivati alla conclusione che OGGI MANCA LA VOGLIA DI FARE.
Ancora adolescenti ci eravamo stufati di incontrarci nel bar, abbiamo racimolato dei soldi e ci siamo affittati un piccolo locale come punto di ritrovo. Abbiamo costruito un modello di un veliero, e per racimolare i soldi dell’affitto ci siamo messi a fare teatro riuscendo oltre a pagare l’affito a comprare una televisione e diversi tavoli e sedie. A questo punto abbiamo creato una associazione, tuttora esistente, che abbiamo chiamato “HOBBY CLUB”. Usavamo i locali per preparare cartelli pubblicitari o insegne luminose oltre le scenografie teatrali. Quello che abbiamo creato da zero, con tanta passione, durante la nostra adolescenza ci è servito oggi per il nostro lavoro. La creatività o meglio, la voglia di fare, è stata il carburante che ci ha portato a diversificarci nei vari settori dove oggi ci stimano per quello che facciamo.

Quello che succedeva ieri non lo riscontro nei miei figli e tantomeno negli altri ragazzi sia di Acate che di altrove.

Dato che non voglio essere osservatore passivo inizierò ad invitare scolaresche al traning center Roland di San Bendetto cercando di portare nei ragazzi un po di passione. Chi sarà “folgorato” dalla filosofia degli “artigiani-tecnologici potrà venire al nostro laboratorio e “giocare” con plotter e frese e dare sfogo alla propria creatività latente ma presente.

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